Claudio Gioé, un metro e sessanta scarsi di incontenibile talento. Probabilmente il suo nome non vi dirà molto ma la sua faccia, se non siete con la puzza sotto il naso e comprendete il valore del cinema apparentemente di serie B, vi farà venire alla mente Operazione Odissea di Claudio Fragasso, dove Gioé vestiva i panni di un poliziotto contro la mafia. Claudio sarà in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia con I cento passi di Marco Tullio Giordana e, nella sezione CortoCortissimo, con Quando si chiudono gli occhi di Beniamino Catena, dove recita accanto a Valentina Cervi.
Claudio possiede un talento così enorme che manca davvero poco tempo perché tutti sappiano di lui (Fabrizio Mosca, produttore dei Cento passi, mi raccontava che, invariabilmente, il pubblico piange sempre nella scena finale da lui sostenuta). E lo ammetto sono molto partigiano, perché con Gioé ho avuto l’onore di lavorare diverse volte, e in The Protagonists diventava un assassino con rara precisione… ma stupisce in Claudio l’umiltà e la dedizione alla vita dell’attore, la sua leggerezza e il suo umorismo profuso anche nelle sue regie teatrali. In attesa di vederlo nei panni di Caligola, suo prossimo spettacolo, ho il piacere di intervistarlo in un caffé di Napoli.
Quanti anni hai?
25.
Qual è il tuo segno?
Sono acquario ascendente acquario… credi sia influente?
Te lo stavo per chiedere.
Beh dicono che sia un segno molto libero e indipendente.
D’altronde se non ci si volge agli astri cosa ci resta?
Il sussidio.
A che punto è il tuo conto in banca?
Ieri era a 147.000 ma non so se per la privacy…
A proposito della libertà e dell’indipendenza sappiamo che la tua fidanzata storica ti ha lasciato… mi dispiace.
Oh figurati… ma non la consideravo storica, storica sembra… vecchia.
Solo e senza soldi per Leos Carax saresti l’esempio perfetto di uomo libero. Cosa ti manca di più, lei o i soldi?
I romanzi di Henry Miller del periodo parigino.
Scusa?
Solo e senza soldi… ma con tante avventure.
Allora da cosa intendi far ricominciare la tua vita, ora che con la fine dell’estate e delle avventure ritorna il fluire delle cose?
No, un secondo, io di avventure non ne ho!!!
Ma le avrai presto, no?
Grazie per l’incoraggiamento.
Allora da dove ricominci? Da Venezia? …due film in concorso…
Ma secondo te, perché fare un festival a Venezia in settembre? tremendamente decadente.
È questo che pensi?
Mah… Secondo me uno dei motivi della tanto deprecata crisi del cinema italiano sta nel fatto, non secondario, che per la sua maggior promozione, anche a livello mondiale, si sia scelta una città come Venezia e una stagione come settembre. Non so, ma è strano parlare di rinascita in quel luogo e in quella stagione… a meno che non si alluda ad una nota libreria…
Il tuo ragionamento mi sembra molto sottile…
E poi Venezia mi ricorda inevitabilmente un luogo di cura…
Le terme, i bagni…
Per paffuti asburgici depravati, con buona pace delle asl.
Onestamente mi risulta difficile vedere come seriamente depravati questi festivalieri.
No, infatti hai ragione… comunque Barbera promette notti brave …che ne pensi tu? Sei abbastanza scanzonato per Venezia 57?
Non so se le notti brave possano avere successo… al Lido si dorme abbastanza presto e poi si arriva sfiniti…
Pare che il cinema italiano ci voglia scanzonati…
Beh tu per diverse ragioni dovresti esserlo: sei giovane, molto buffo (si raccontano tue irresistibili performance) e addirittura hai i capelli rossi come una fiammella.
Al momento i miei capelli sono neri…e mi piacciono così, meno buffi e meno infiammati… Direi più sobri.
Come senti il rapporto tra la tua identità di giovane uomo e quella di attore?
Diciamo che mi sento poco giovane come attore e poco uomo come uomo. Non fraintendermi…
Idiosincrasie e contraddizioni benefiche per quello che sei, no? Torniamo a parlare degli amori… sei reticente?
In questo momento credo di potermi innamorare di chiunque mi offra una cena, sono molto fragile… maneggiare con attenzione… tenere verso l’alto.
Credi che questa nostra chiacchierata possa interessare qualcuno?
Credo di no. Perché te lo chiedi?
Così… ma andiamo avanti. Sei anche un regista teatrale, oltre che drammaturgo, e so che hai messo in scena i grandi personaggi, i grandi archetipi teatrali, Faust, Edipo, Ifigenia… sei ambizioso?
Mi piacciono le vite già scritte e definite… le trovo molto tragiche e così le cambio le riscrivo… mi prendo la briga di infilarmi nelle scarpe del fato.
Per creare il lieto fine? Sai che il lieto fine può essere una grandissima forma di sovversione, di rivoluzione?
Sono d’accordo, ed è per questo che la mia Ifigenia, alla fine, non si faceva carico del sacrificio, ma mandava a quel paese il Padre e Achille, per una vita migliore in Sudamerica.
Qual è la cosa più selvaggia che onestamente puoi confessare di avere fatto o di voler fare?
Una volta ho buttato una carta in terra a Lugano.
Hai vizi? Bevi? Assumi sostanze? Giochi con la playstation?
Credo che il vizio e la dipendenza siano… una forma indispensabile di privazione della libertà… è in regime dittatoriale che l’arte assume condizioni distruttive molto più interessanti di quelle creative.
Sì, ma la playstation!!!
La playstation distrugge parecchie fibre mentali… quindi sì, è interessante… ma non facciamo pubblicità, vero?
No. Quali sono i tuoi games preferiti?
Preferisco gli Arcade, quelli di ruolo ovviamente. Per un po’ di giorni cammino in città credendomi un eroe venuto da un altro pianeta… e questo è divertente.
Prendere parte ad un ruolo, vestire dei panni? Tu come ti vesti?
Mi piace Martin Margela. Mi piace molto, è molto rigoroso e molto caro per cui compro un paio di pantaloni l’anno.
Qual è il film più bello degli ultimi tempi?
Ma dobbiamo per forza parlare di cinema?… dici per i lettori di Tamtam?
No, è che mi interessa.
La lettera di De Oliveira.
Davvero?
Sì e mi piace molto quell’attrice, ma da dove viene? L’avevo vista in un film di Gregg Araki però non ha fatto Beverly Hills…
Parli di Sarah Michelle Gellar o di Chiara Mastroianni?
Chiara Mastroianni.
È molto bella e recita in un modo molto strano…
Come la mamma? O come il papà?
Come Chiara, credo. Mi sembra una delle attrici più glamour in giro e vorrei proprio farle un’intervista… Ma credo che la nostra, a questo punto, abbia bisogno di un finale. A te…
Andiamo… Che ne pensi di “Beh adesso basta!” oppure “Sei poco interessante, e poco glamour, non ti pubblicherò mai!”.
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