VENEZIA – “Secondo me i film più belli sono stati fatti in Italia e in Francia. E Italia e Francia sono paesi complementari nella storia del cinema: spero che questa complementarietà possa durare ancora a lungo. Come spero che il bellissimo cinema italiano torni alla grandezza di un tempo”. Parole di Claude Lelouch, 84 anni, maestro del cinema europeo, che al Lido di Venezia, all’Italian Pavilion, ha ricevuto il Filming Italy Best Movie Achievement Award, promosso da Tiziana Rocca.
Durante la sua lunga carriera Lelouch ha firmato più di cinquanta pellicole, tra cui Un uomo, una donna (1966), aggiudicandosi i premi cinematografici più prestigiosi, tra cui due Oscar, due Golden Globe e la Palma d’Oro a Cannes.
“Sono felice di essere a Venezia dove c’è il festival del cinema più antico del mondo e voglio testimoniare qui l’importanza del cinema italiano”, ha aggiunto il regista francese. “Tutti i festival sono importanti per far conoscere e promuovere il cinema. Ma la Mostra di Venezia è il patrono di tutti i festival essendo nato 90 anni fa – ha osservato – Mi auguro che anche il festival veneziano possa aiutare il cinema a ritrovare il suo pubblico, dato che sta attraversando un periodo difficile”.
E' possibile iscriversi per team di nazionalità italiana composti da registi alla loro opera prima o seconda, associati a produttori che abbiano realizzato almeno tre audiovisivi
"Il cinema italiano ne esce bene. E anche Netflix". Bilancio di fine Mostra per il direttore Alberto Barbera e il presidente Roberto Cicutto. Si registra un +6% di biglietti venduti rispetto al 2019. Tra i temi toccati anche il Leone del futuro ad Alice Diop, documentarista attiva da più di dieci anni
Abbiamo incontrato il regista Leone d’argento – Miglior Regia: “Non penso sia un film horror ma una storia d’amore, come non credo che L’Esorcista non sia un horror ma un film bergmaniano fatto a Hollywood”. Bones and All esce in Italia – e nel mondo – dal 23 novembre
A volte i veri protagonisti sono gli assenti, come il regista dissidente Jafar Panahi, imprigionato da ormai due mesi, a cui Luca Guadagnino e Laura Poitras dedicano i loro premi