Cinema senza barriere a Roma

Dal 24 gennaio alla Casa del Cinema un programma di film italiani dedicato alle persone sorde, grazie al supporto di Luce Cinecittà e in collaborazione con l’Ente Nazionale per la protezione dei sordi


Si inaugura a Roma domenica 24 gennaio, alla Casa del Cinema, un programma di cinema italiano dedicato alle persone sorde. Grazie al supporto di Istituto Luce – Cinecittà e in collaborazione con l’Ente Nazionale per la Protezione dei Sordi – Sezione Provinciale di Roma, per quattro domeniche il nuovo cinema italiano si rende accessibile alle persone sorde, con la partecipazione di autori, attori e tecnici.
I film, selezionati su indicazione dell’ENS, saranno sottotitolati e sarà disponibile il servizio di interpretariato LIS. Il primo film della rassegna è Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno. Seguiranno Alaska di Claudio Cupellini (il 28 febbraio), Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti (il 13 marzo) e Chiamatemi Francesco di Daniele Luchetti (in programma domenica 8 maggio).
I film, messi a disposizione da Cinecittà – Istituto Luce con il supporto delle case produttrici e distributrici, sono stati scelti, su indicazione dell’Ente Nazionale per la protezione dei sordi. Le proiezioni avranno luogo la domenica mattina alle ore 11.00 nella Sala Deluxe e saranno gratuite con accesso alla sala fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per Roberto Cicutto, AD e presidente di Luce Cinecittà si tratta di un’iniziativa importante perché “per la prima volta in Italia viene promossa una rassegna di film italiani contemporanei per abbattere una barriera di fruizione del cinema. Mi auguro che il nostro esempio spinga le sale a programmare almeno una volta al giorno i film con i sottotitoli, con l’obiettivo di creare nuovi pubblici e sale che funzionino al meglio”.
Per il direttore Giorgio Gosetti tra i compiti della Casa del Cinema c’è anche “offrire servizi nella linea dei supporti all’accessibilità e mettere in valore anche il cinema italiano più recente creando le condizioni perché anche comunità di pubblico abitualmente escluse dalla fruizione possano apprezzare i nostri film. Le cose hanno valore se hanno il segno della continuità e vorremmo che questo testimone fosse raccolto da altri. Inoltre le proiezioni sono aperte a tutti quanti, a cominciare dai parenti e dagli amici di persone sorde, non è uno spazio ghetto quello che vogliamo promuovere”.
Giuseppe Petrucci, presidente Ente Nazionale Sordi, sottolinea come l’iniziativa sia “un esempio e un messaggio a tutti gli altri soggetti perché si impegnino nell’accessibilità delle proiezioni alle persone sorde. In Italia, a differenza della Francia e degli Stati Uniti, non c’è l’obbligo della sottotitolazione dei film in sala e per noi sordi non è possibile andare al cinema. Questo di oggi è un primo passo verso il riconoscimento della piena accessibilità e vi ringrazio per la vostra sensibilità”.

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20 Gennaio 2016

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