Per il centenario della Rivoluzione d’Ottobre la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e la Fondazione Istituto Gramsci hanno organizzato dal 13 al 20 novembre “Il progetto e le forme di un cinema politico a cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre”, l’iniziativa a ingresso libero che celebra l’arte e il cinema del periodo sovietico.
In collaborazione con Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Casa del Cinema, NOMAS Foundation, Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca Nazionale e le tre università di Roma, la manifestazione omaggia due dei massimi esponenti dell’avanguardia russa, Sergej Michajlovič Ejzenštejn e Dziga Vertov con proiezioni e convegni.
Si terrà un incontro dedicato ai due registi russi, con – in apertura – il film di Lev Vladimirovič Kulešov Le straordinarie avventure di Mr. West nel paese dei Bolsceviki (1924) e a seguire la presentazione del materiale girato da Ejzenštejn per il film messicano Que viva Mexico! (1931) nella ricostruzione filologica di Jay Leyda custodita presso il MoMA di New York e la Fondazione Nazionale Cinematografica della Federazione Russa.
Alla Casa del Cinema e al cinema Trevi verranno proiettate alcune pellicole del periodo sovietico e alcuni film contemporanei che si sono ispirati a quel periodo, raccolti nella rassegna intitolata “Il cinema politico in URSS dal 1924 al 1938″, che include anche una sezione dedicata al comunismo visto attraverso il cinema statunitense.
Di Vertov saranno presentati Cineocchio (1924), L’uomo con la macchina da presa (1929), Sinfonia del Don Bass / Entusiasmo (1930), Tre canti su Lenin (1934), Sciopero (1924), Il vecchio e il nuovo / La linea generale (1929), Aleksandr Nevskij (1938). A seguire, La terza strada della piccola borghesia o L’amore a tre (1927) di Abram Room; Tempeste sull’Asia (1927) di Vsevolod Pudovkin; La felicità (1934) di Aleksander Medvedkin, La terra (1930) di Aleksandr Dovženko; Sobborghi (1933) di Boris Barnet.
Per quanto riguarda la sezione dedicata al cinema americano, in programma ci sono: Ninotchka (1939) di Ernst Lubitsch, Corrispondente X (1940) di King Vidor, La sottana di ferro (1957) di Ralph Thomas, Il dottor Živago (1965) di David Lean, L’uomo venuto dal Kremlino (1968) di Michael Anderson, Lettera al Kremlino (1970) di John Huston, Reds (1981) di Warren Beatty, Gorky Park (1983) di Michael Apted; Alba rossa (1984) di John Milius, A 007, dalla Russia con amore (1963) di Terence Young e la versione integrale del documentario Cronache di una rivoluzione (2017) di Ezio Mauro.
Tutte le proiezioni saranno introdotte da studiosi ed esperti, tra cui Luciana Castellina, Carlo Casula, Alessia Cervini, Marco Maria Gazzano, Cecilia Mangini, Ezio Mauro, Antonio Medici, Pietro Montani, Susanna Nicchiarelli, Stefania Parigi, Silvio Pons, Raissa Raskina, Alessio Scarlato, Giovanni Spagnoletti, Ermanno Taviani, Daniele Vicari e Vito Zagarrio.
Ad anticipare la rassegna, domenica 12 novembre ci saranno due eventi ospitati dalla Nomas Foundation di Roma: la presentazione dell’e-book “Dentro/Fuori. Il lavoro dell’immaginazione e le forme del montaggio” e la visita guidata alla mostra Sergej Ejzenštejn: The Anthropology of Rhythm, a cura di Marie Rebecchi e Elena Vogman, in collaborazione con Till Gathmann.
Fuori programma, il 14 e 21 novembre, verranno, poi, organizzati degli incontri di lavoro all’AAMOD con visita al complesso di archeologia industriale della Centrale Montemartini.
Infine, all’interno dell’Università Roma Tre (Aula Parco del Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo), è prevista per il 23 novembre una serata speciale dedicata a Vladimir Majakovskij, Gianni Toti e l’utopia dell’Ottobre, a cura di Marco Maria Gazzano, nella quale verrà proiettata integralmente la Trilogia majakovskijana (1983-84) di Gianni Toti e verrà presentato il libro in realtà aumentata “Le cartaviglie” della Casa Totiana.
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