Operai in caschetto giallo allestiscono le grate di ferro che circondano la zona rossa. Il movimento no global confluisce a Genova.
Così si apre Un mondo diverso è possibile, il film-documento sulle manifestazioni anti-G8 realizzato da 33 registi italiani in collaborazione con il Genoa Social Forum e prodotto da Mauro Berardi. Il loro obiettivo, come recita la dichiarazione comune, è “Conoscere e far conoscere le grandi masse di giovani che giudicano l’attuale sistema capitalistico del tutto inadeguato a gestire questo passaggio di civiltà della storia dell’uomo”.
La versione televisiva, oggi in edicola con “L’Espresso”, è stata presentata ieri al Palazzo delle Esposizioni e sarà trasmessa da RaiTre a fine mese.
Cinquanta minuti che mostrano quel che è accaduto a Genova. Dall’atmosfera gioiosa dei primi giorni al clima plumbeo delle giornate del 20 e 21 luglio.
Nelle immagini si alternano i volti dipinti di manifestanti, dal mix linguistico emergono le voci di Susan George, Nelson Mandela, Rigoberta Menchu e molti altri che spiegano la miseria della globalizzazione. Nelle strade della città sfila il corteo dei migranti. È vivace, pieno di suoni, danze, striscioni e bandiere. “Siamo tutti clandestini” e “Genova libera” sono gli slogan più urlati.
Poi stacchi sulla zona rossa: spazi enormi deserti, senza vita. Ed ecco i black bloc (o presunti tali). Sfondano vetrine e spaccano macchine. La polizia è a pochi metri. Immobile. Alcuni agenti fumano una sigaretta. Nel filmato non ci sono scontri. Solo poliziotti che manganellano e immagini di corpi sanguinanti e tumefatti. Uno giace a terra: è quello di Carlo Giuliani. Ancora un corteo. Ma questa volta silenzioso, pieno di rabbia. Fine.
Francesco Maselli, ideatore e coordinatore del progetto, spiega: “Stiamo discutendo su come realizzare un montaggio diverso per la programmazione nelle sale. È difficile perché abbiamo 290 ore di materiale girato. Ma non è escluso che alla fine si utilizzi la versione televisiva arricchita di frammenti di altra natura, forse interviste”.
Sabato 10 il movimento sarà di nuovo in piazza a Roma. Il corteo coincide con quello filo-americano lanciato dal “Foglio” di Giuliano Ferrara a cui ha aderito la Casa delle Libertà. I registi di Un mondo diverso è possibile saranno ancora a fianco del popolo di Genova? “Qualcuno di noi ci andrà, ma non sarà una presenza organizzata” risponde Gillo Pontecorvo.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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