Cinema italiano per la pace

“Il cinema italiano è a favore della pace”, ne è sicuro Gian Luigi Rondi, alla vigilia dei David. Qualche candidato prenderà la parola contro la guerra durante la cerimonia di consegna del premio, domani sera in diretta su Raiuno? “Se vincerò – spiega Gabriele Muccino – non dirò niente. Ho paura della retorica e delle frasi fatte. Trovo riduttivo parlare di pace quando c’è gente che continua a morire”. Possibilista il produttore Domenico Procacci: “Mi piacerebbe che domani sera non si facesse finta di nulla. Ma non sono così bravo da poter dire qualcosa che non sia banale e retorico”.
Più sicuro il regista Marco Simon Puccioni, che si è presentato al Quirinale con la fascia arcobaleno. “Non voleva essere una provocazione, semplicemente un modo per ricordare che viviamo un periodo molto difficile e non possiamo fare le feste come se non ci rendessimo conto di quel che sta accadendo. Ci ho pensato un po’ prima di mettere la fascia ma alla fine ho ritenuto che fosse un modo non troppo clamoroso per dire quello che penso”. Puccioni ha raccontato anche che la Signora Ciampi gli ha detto: “Siamo d’accordo”.