Cinema italiano: costa meno, rende di più

“Il finanziamento pubblico ha saputo ‘generare’ maggiori investimenti privati, anche grazie agli incentivi fiscali. La quota dei film italiani su incassi e biglietti venduti è cresciuta”. Lo si legge su ‘Il Sole 24 ore’, ed è il risultato di una ricerca sul sostegno statale alla produzione cinematografica della Direzione Generale per il cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Con la collaborazione di Alberto Pasquale, docente di organizzazione ed economia dello spettacolo a ‘La Sapienza’, la ricerca analizza lo “slittamento progressivo” nel finanziamento del cinema italiano dal pubblico al privato.

Ovvero, nel 2004 il contributo statale diretto era del 33,3% del totale, mentre nel 2010 risulta pari all’11,3%. Ma nello stesso periodo i biglietti venduti per i film italiani sono saliti dal 20,5% al 32% di quelli totali.

“La ricerca consente di trarre importanti conclusioni – sottolinea il direttore generale per il Cinema Nicola Borrelli – il settore si è progressivamente allontanato sall’assistenzialismo del decennio 1994-2004, il ruolo imprenditoriale dei produttori è tornato in primo piano e lo stato di salute del cinema italiano, seppure con alcune ombre su cui occorre intervenire, è in netta risalita”.