CINEMA EUROPEO

Un coordinamento tra le fondazioni del cinema europeo. È questo il progetto annunciato oggi alla presenza di Dieter Kosslick, direttore del festival di Berlino.
La Hubert Bals Fund, il Goteborg Film Festival Fund, la Cinema Novo Film Festival-Production Fund e la Fondazione Montecinemaverità hanno deciso di creare un sistema di concreta collaborazione tra le diverse realtà esistenti, per permettere condivisione del know how e possibilità di sviluppo di progetti comuni.
Dagli anni ’80 le fondazioni europee hanno svolto un ruolo fondamentale, soprattutto per consentire al cinema del Sud del mondo di dar vita ai propri progetti, perché senza il loro sostegno questo cinema non avrebbe opportunità di vita.
Non si tratta di creare una nuova lobby che gestisca le coproduzioni europee – ha tenuto a precisare Marco Muller direttore di Fabrica Cinema – bensì di organizzare un momento di incontro che permetta sia la crescita della produzione di queste opere, sia la loro uscita in sala e insieme l’interazione con il mondo televisivo.
Sui problemi collegati alla distribuzione si è soffermata Lucrecia Martel, cineasta argentina che proprio grazie al sostegno delle Fondazioni europee ha potuto realizzare La cienaga: “Non basta che i film siano prodotti, è necessario che siano visti”.
Il progetto, che nasce con l’intento di creare strumenti di coordinamento, lasciando le singole fondazioni completamente libere nelle loro decisioni, è destinato sicuramente ad ampliarsi, con il coinvolgimento di nuove entità, testimoniate anche dalla presenza all’incontro di Patrizia Minghetti per la Cineteca di Bologna e di Vincenzo Bugno per il Berlinale Film Fund Project.
E proprio sul ruolo della Berlinale, Dieter Kosslick ha sottolineato la posizione strategica della Germania (e non solo di Berlino), cancello tra Est ed Ovest, tra Nord e Sud. Una posizione che in qualche modo dovrà essere sfruttata.