Cinema al MAXXI, da Elio Petri alle serie tv

Dieci documentari in gara a Extra Doc Festival, con 5 anteprime mondiali, da Aldo Moro Il lungo addio di Luca Rea in collaborazione con Maria Pia Ammirati e Andrea Di Consoli, a Sogni, sesso e cuori infranti di Gianfranco Giagni, da Selfie di Agostino Ferrente a La strada dei Samouni di Stefano Savona, da Treno di parole di Silvio Soldini a Il colore della fatica di Andrea Gropplero di Troppenburg. E poi gli incontri con Gianni Zanasi e Alba Rohrwacher per Troppa grazia; Valerio Mastandrea e Chiara Martegiani per Ride, Philip Groening per Mio fratello si chiama Robert ed è un idiota, premiere italiana dopo il passaggio in concorso alla Berlinale lo scorso anno; le anteprime, in collaborazione con Fox, del primo episodio della nuova serie fantahorror prodotta da Ridley Scott, The Passage e del primo episodio della seconda parte della nona stagione di The Walking Dead.

Sono molti e tutti interessanti gli appuntamenti della sesta edizione di Cinema al MAXXI, dal 26 gennaio al 14 aprile. La rassegna, a cura di Mario Sesti, fa parte degli eventi posti sotto l’etichetta di CityFest, il festival permanente voluto dalla Fondazione Cinema per Roma, qui in collaborazione con il MAXXI e con Alice nella città: a presentare l’iniziativa, stamane, Laura Delli Colli, che ha sottolineato come questo percorso duri 365 giorni l’anno. Insieme alla presidente della Fondazione, c’era anche Pietro Barrera, segretario generale del MAXXI, che ha spiegato il perché della scelta di fare cinema in un museo. “L’arte contemporanea viene mediata attraverso laboratori e sperimentazioni, cicli di film che vengono proposti in concomitanza con mostre importanti come in questa stagione Low Form, che affronta il rapporto tra creatività e intelligenza artificiale, oppure il tema della strada come luogo simbolico del conflitto, della creatività, dell’incontro e dello scontro”.

Mario Sesti, ci tiene a indicare la filiazione da un’esperienza come quella del MoMA di New York, “che per primo ha considerato il cinema come arte” e considera una novità importante l’ingresso delle serie tv, diventate “un oggetto di consumo tutt’altro che specialistico”.

Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, per Alice nella città, parlano di Alice Family come di un vero cineclub che vuole essere anche un percorso formativo. Tra l’altro una giuria di ragazzi valuterà dodici film che aspirano a prendere parte al premio Ciak Alice Giovani 2019, tra questi anche Zen sul ghiaccio sottile di Margherita Ferri e La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, che sarà in concorso alla Berlinale.

Tra gli appuntamenti da segnalare quello del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, con l’incontro con Sami Modiano, uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz, e la proiezione del film premio Oscar di Laszlo Nemes, Il figlio di Saul.

Da non perdere l’omaggio a Elio Petri, autore troppo poco ricordato, nel quadro di ‘David di Donatello Legacy’, e le celebrazioni di tre compleanni: il 50° de Il mucchio selvaggio di Sam Peckinpah, e il 30° del programma cinefilo Fuori orario e de L’attimo fuggente di Peter Weir (1989).

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