La 68esima edizione del David di Donatello, il più importante premio di cinema italiano, sarà ospitata dai Teatri Lumina, complesso di studi situati a Roma Nord che Cinecittà gestisce per rispondere alla crescente domanda di produzioni e consolidare il suo posizionamento di mercato in vista dell’ampliamento degli storici spazi di via Tuscolana, dove sorgeranno ulteriori cinque teatri nei prossimi tre anni.
E’ la novità emersa durante la conferenza stampa in Rai per l’annuncio delle cinquine. La serata di premiazione, il 10 maggio, sarà trasmessa su Rai1 in prima serata con la conduzione di Carlo Conti che sarà affiancato da Matilde Gioli.
“E’ bello che Cinecittà resti legata ai David – ha affermato l’ad di Cinecittà SpA Nicola Maccanico – È stato appena approvato il bilancio 2022, che torna in utile, siamo riusciti a riempire gli studi con produzioni italiane e anche straniere. Facciamo tutto quello che possiamo per supportare il cinema italiano. Abbiamo chiuso un accordo di sei anni con Lumina e, tra i progetti, porteremo lì la serata del David in attesa di avere una casa del David a Cinecittà “.
Per Maccanico “è importante ritrovare una connessione col pubblico in sala ed è questa una delle finalità del David. La sfida è creare contenuti che attirino il pubblico nelle sale. Sarà una serata importante in cui si metteranno insieme mondi diversi e all’insegna della contaminazione. Più riusciamo ad intrattenere, più avviciniamo il pubblico al cinema”.
Stefano Coletta, direttore intrattenimento prime time della Rai, ha lanciato una riflessione sulla fine del periodo di emergenza: “Questo sarà l’anno della stabilità, dopo le edizioni della pandemia, una delle quali con Carlo Conti da solo in studio. Per la Rai è un bellissimo momento. E’ vero che i premi non funzionano tanto in tv e spesso sono confinati in seconda serata, ma il David di Donatello ha una grande forza e lo abbiamo già verificato con gli ascolti dello scorso anno”
Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del cinema italiano, ha sottolineato: “Cinecittà per noi è il luogo del David, ci torniamo in modo diverso dallo scorso anno perché non c’era lo spazio a Via Tuscolana per i lavori in corso, ma gli studi Lumina verranno trasformati per l’occasione”.
Lucia Borgonzoni, Sottosegretario alla Cultura, ha dichiarato: “Il David è importante perché si premiano anche quelle figure meno conosciute dal vasto pubblico ma che fanno del cinema una creazione di squadra e che spesso arrivano anche agli Oscar perché le nostre maestranze sono grandi”. E sulla location: “Sono stata fautrice del David a Cinecittà fin dai tempi del primo governo Conte”. Infine sulla difesa della sala: “Adesso la speranza è che si riparta con il cinema in sala, che è la parte che ha più sofferto con il Covid. Investiremo 20 mln questa estate per dare la possibilità al pubblico di vedere film italiani ed europei a 3,50 € tra giugno e settembre. Le sale sono presidi sociali e culturali, dobbiamo aiutarle a rinnovarsi”.
Infine sulle candidature, ecco il commento di Piera Detassis: “Sono cinquine solide, non scontate, con qualche sorpresa. Prevale il cinema extralarge di Bellocchio con Esterno notte. Ci sono grandi storie e grandi autori, grandi personaggi della storia italiana, della letteratura, del teatro, della pittura. E poi c’è uno spazio significativo per la commedia e gli attori comici innestati nel cinema d’autore, La stranezza ne fa addirittura una filosofia, oltre ad avere ‘la stranezza’ di essere una coproduzione Rai e Medusa. Mentre il film di Aldo Giovanni e Giacomo che ha vinto il David dello spettatore per aver totalizzato un milione e tredicimila ingressi è una commedia intelligente. Mancano le registe, ma tra gli esordienti ci sono ben tre candidate”.
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