Christian De Sica: “Aiutatemi!”


M.Ghini, C.De Sica MONTE-CARLO. Una carriera stracolma di impegni quella di Christian De Sica, in questi giorni presidente di giuria al Monte-Carlo Film Festival, kermesse tutta dedicata alla commedia. Un ruolo che è anche una rivincita, spiega l’attore a CinecittàNews, perchè finalmente gli dà l’occasione di premiare un genere pressoché ignorato dai festival. “E pensare che ogni anno è proprio il cine-panettone a ridare linfa al cinema italiano, risollevandone gli incassi e permettendogli così di realizzare anche film di maggior impegno”. E mentre in sala sta per arrivare il suo nuovo film natalizio targato Neri Parenti, Natale a Beverly Hills, con cui spera di bissare il successo dello scorso anno, presto lo vedremo in un insolito ruolo drammatico. Quello di un padre senza scrupoli, che intesta la sua società sull’orlo del fallimento al figlio tenuto all’oscuro di tutto nel film Il figlio più piccolo, diretto da Pupi Avati.

Da marzo Christian De Sica sarà negli studi di Cinecittà , dove Neri Parenti sta ricostruendo la Firenze del Quattrocento per il suo Amici miei ‘400.

E intanto all’orizzonte c’è un progetto ambizioso che lo vede contemporaneamente nelle vesti di attore, sceneggiatore e regista. Si chiama Aiutatemi!, e sarà un film scritto insieme ai fratelli Vanzina. Le riprese inizieranno probabilmente dopo il prossimo film di Natale, e De Sica interpretera ben tre personaggi diversi.

Un ruolo che sembra molto congeniale alla sua carriera, quello di presidente di giuria di un festival tutto dedicato alla commedia.

Sono molto soddisfatto di questa esperienza e sono grato al festival di Monte-Carlo perché valorizza un genere, che è quello che più mi appartiene, che solitamente non viene mai preso in considerazione dai festival. Con l’unica eccezione per La vita è bella di Roberto Benigni. E invece posso dire che finora ho visto tante commedie, una più bella dell’altra, capaci di far ridere ma anche di far riflettere, e sarà veramente difficile scegliere chi premiare. Ci sono anche alcune opere prime, ed è apprezzabile l’opportunità che il festival dà a questi giovani registi di farsi conoscere.

Sta per arrivare in sala la nuova commedia natalizia di Neri Parenti, “Natale a Beverly Hills”.
E’ una storia corale, suddivisa in due episodi che si intrecciano. Nel cast, come gli scorsi anni, recito al fianco di Sabrina Ferilli, Massimo Ghini e Paolo Conticini. Ma ci saranno anche due novità: Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi che affiancano, nel secondo episodio, Michelle Hunziker. Ma non è la storia il vero motore del film, piuttosto l’impegno di noi tutti nel cercare di far divertire il pubblico. E’ questo il nostro unico obiettivo. E speriamo anche di ripetere il successo di Natale a Rio, il primo incasso italiano della scorsa stagione.

Eppure per la prima volta quest’anno negli incassi totali il cine-panettone è solo terzo, dopo due film d’animazione in 3D: “L’era glaciale 3” e “Madagascar 2”.
Si tratta pur sempre di investimenti produttivi assai differenti. Credo che riuscire a tenere testa ai grandi blockbuster americani sia già un risultato eccellente. Ed è proprio grazie al cine-panettone che la cinematografia italiana rialza la testa ogni anno. Un “filmetto”, come viene spesso definito dagli addetti ai lavori, che solleva gli incassi del cinema italiano e permette di realizzare anche film di maggior impegno.

Presto la vedremo in un insolito ruolo drammatico per Pupi Avati, regista con cui ha già lavorato agli esordi, nel 1976, in “Bordella”.
Ne Il figlio più piccolo sono un immobiliarista romano senza scrupoli, che ha perso molti soldi nel tracollo della sua società. E così la intesta, insieme a tutte le perdite, al figlio che vive a Bologna. Nel cast Luca Zingaretti, il mio commercialista, e Laura Morante, la mia ex moglie. Ma anche Nicola Nocella, un attore giovane e promettente, che viene dalla scuola di Giancarlo Giannini.
Avevo già lavorato con Pupi Avati, e questa esperienza conferma quello che pensavo di lui: è un vero maestro di recitazione. E nella sua capacità di dirigere gli attori alla perfezione, somiglia a mio padre: nei loro film nessun attore è mai stonato, indipendentemente dal personaggio che interpreta. E recitare questo ruolo, così differente dai miei soliti, mi è piaciuto al punto che spero presto di ripetere l’esperienza. Chissà che non mi si apra, in vecchiaia, una nuova carriera da attore drammatico.

Eppure tornerà presto alla commedia, con Neri Parenti e il suo “Amici miei ‘400”.
Le riprese del film partiranno a marzo e una grande parte sarà girata negli studi di Cinecittà, praticamente dietro casa mia, dove sarà ricostruita buona parte della Firenze del Quattrocento. Volutamente il film ricorderà poco la commedia del 1975 di Mario Monicelli, a partire dall’ambientazione temporale totalmente diversa, anche se racconterà dei progenitori di Amici miei. E’ un film corale molto voluto dal regista, Neri Parenti, che avrà un grande cast, tra cui Massimo Ghini, Paolo Hendel e Giorgio Panariello.

Quali altri progetti?
Comincerò presto a scrivere la sceneggiatura di una commedia, insieme a Carlo ed Enrico Vanzina. Sarà un film di cui firmerò anche la regia e si chiamerà Aiutatemi! Le riprese inizieranno probabilmente dopo il prossimo film di Natale, e io interpreterò ben tre personaggi diversi.

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27 Novembre 2009

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