La 52/a Berlinale chiude nel segno di Chaplin e del nazismo, quest’anno protagonista di tante riflessioni filmiche, con Il grande dittatore nella versione restaurata dal produttore francese Marin Karmitz e dalla Cineteca di Bologna e con A torto o a ragione di Istvan Szabo sul caso Furtwangler.
In attesa di conoscere i premi, che saranno resi noti solo domenica alle 19,45 in punto, si fanno gli ultimi pronostici della vigilia. Tra i favoriti, Bloody Sunday di Paul Greengrass, Lunedì mattina di Otar Iosseliani, gli americani The Royal Tenenbaums e Monster’s ball (magari per le interpretazioni di Halle Berry e Billy Bob Thornton), Huit femmes di François Ozon, e Bad guy del coreano Kim-Ki-Duk.
L’Italia non smette di sperare in un premio – non molto probabile purtroppo – per Brucio nel vento di Silvio Soldini, molto amato dal pubblico della Berlinale, mentre i tedeschi si aspettano almeno un riconoscimento, che potrebbe segnalare il coraggioso Halbe Treppe di Andreas Dresen. Da non trascurare, infine, il discusso Amen di Costa Gavras.
Della giuria, presieduta dalla regista indiana Mira Nair, Leone d’oro a Venezia 2001, fa parte anche Nicoletta Braschi.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk