Chiara Samugheo: Io & Claudia


“Fuori dal set” è questo il titolo della mostra, visitabile fino al 23 settembre, che il Museo del Cinema di Torino ha dedicato a Chiara Samugheo, la prima fotografa italiana che ha immortalato, a partire dagli anni Cinquanta, le dive di tutto il modo per le più importanti riviste internazionali. Centocinquanta immagini di grande formato apparse su giornali come Vogue, Life, Epoca, Stern, Paris Match, Vanity Fair, per ripercorrere la carriera di un’artista che, seppur dimenticata per molto tempo, ha rivoluzionato il modo di concepire la fotografia.

 

È stata lei infatti per prima a portare il set fotografico fuori dagli studi, creando uno stile e uno standard. Il grande scalone nello spazio suggestivo della Mole Antonelliana accoglie quindi, diviso in sezioni, le attrici, i registi, gli attori, le coppie che hanno frequentato e fatto grande il cinema degli anni ’50’ e ’60 ma anche le sequenze, le sperimentazioni grafiche, le copertine e i libri di un’artista che ha costantemente cercato di andare oltre le formule consuete. Soprattutto ha usato l’obiettivo come mezzo di avvicinamento e di conoscenza, dando la possibilità ai suoi soggetti di mantenere sempre una grande spontaneità. Un’immediatezza, una freschezza nate da un’immagine che non è mai interamente costruita e che stabilisce un rapporto di confidenza, d’intimità tra le attrici e la fotografa. Un gioco di seduzione sottile, suggerito, che emerge in tutti i numerosi scatti della Samugheo. «La bellezza è un’emozione, qualcosa che ti arriva in maniera diversa a seconda di chi stai fotografando – spiega l’artista – oggi purtroppo le donne sono tutte uguali e anche al cinema nessuna ti colpisce più». A pensarla così anche Claudia Cardinale, una delle attrici più fotografate dalla Samugheo che campeggia sulla scalinata del Museo con una foto che la ritrae in mezzo a un prato coperta solo da un asciugamano: «la fotografia deve trasmettere, deve passare un sentimento. È questo il suo scopo. Chiara è sempre stata bravissima a farlo. Lavorare con lei è stato molto significativo». Fianco a fianco per la serata inaugurale, le due artiste hanno ricordato il loro primo incontro, avvenuto a Venezia nel 1957. «Quel viaggio era il premio per il primo posto al concorso di bellezza “La più bella italiana di Tunisi” – racconta la Cardinale – avevo diciotto anni e nessuna intenzione di fare del cinema. Chiara l’ho conosciuta lì e da allora, dopo aver cambiato idea e detto sì al grande schermo, sono state moltissime le cose realizzate insieme”.

autore
08 Giugno 2012

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