Cesare Fragnelli arriva all’anteprima romana del suo primo film con i suoi 24 anni ancora da compiere e con tutta l’emozione del caso. Codino appena accennato, maglietta bianca e pantaloni grigi. Un look composto e da bravo ragazzo per lui che, cresciuto in una famiglia popolare, giocando a pallone nelle strade di Taranto, i pantaloni ha imparato a metterseli quando è arrivato nella capitale per studiare.
Gli manca solo la tesi per laurearsi in Lettere, indirizzo, neanche a dirlo, Storia del Cinema. L’ha fatta volando l’università, con la testa concentrata su quella passione nata nei cineforum di Martina Franca, e con le orecchie sempre tese ad ascoltare le voci della strada, quella dove è venuto su tra contrabbandieri e ladruncoli, spacciatori e prostitute. Le puttane, appunto, vendute a sei milioni l’una, che ha raccontato nel suo film, Pesci e puttane, girato in digitale con 135 milioni.
Come è nata la storia di questo film, di cui hai scritto anche la sceneggiatura?
Dalle parole di una ragazza, nata a Tirana e venduta al mercato delle schiave che alimenta la prostituzione italiana. L’ho incontrata quattro anni fa alla Casa dello Studente, era appena uscita fuori da quell’incubo e mi ha raccontato la sua storia. E poi ci sono altre parole, che vengono da uno che sta dall’altra parte della barricata, un contrabbandiere che per anni ha campato vendendo sigarette. Da quando sono arrivati gli albanesi con la tratta delle bianche, però, i vecchi traffici si sono fermati. Mi ha raccontato tutto questo, senza voler assare da santo, dicendomi che lui vendeva tutto e gli stava bene, ma la carne, quella no, non era roba per lui. Ecco, questo film lo devo a loro due.
Come hai scelto gli attori, in particolare Mimmo Rossini, bravissimo nella parte dell’uomo che gestisce tutto il traffico di prostitute?
E’ stata la strada a sceglierli. Tranne pochi attori di professione, che hanno ruoli secondari, vengono tutti da lì. Mimmo poi ha sulle spalle una condanna per spaccio e non ha problemi a ricordarlo. Credo che per lui fare questo film sia stato bello, un’esperienza importante.
Cosa speri per questo film?
Ancora non abbiamo trovato una distribuzione, ma in fondo non mi importa se non entrerà nel circuito importante. Quello che vorrei, però, è che fosse visto e che riuscisse a scuotere la gente dall’inerzia, dall’indifferenza.
Stai già lavorando a qualcos’altro?
Sto cercando testimonianze e documenti per un’altra storia, ancora un volta in Puglia. Vorrei raccontare le violenze che alcune bambine sono state costrette a subire dalle loro famiglie in una zona della Murgia barese.
Con MaXXXine, in sala con Lucky Red, Ti West conclude la trilogia iniziata con X: A Sexy Horror Story e proseguita con Pearl, confermandosi una delle voci più originali del cinema di genere dell’era Covid e post-Covid
Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.
Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa.
Il disegnatore, illustratore e docente presso la Scuola Romana dei Fumetti ci racconta come ha lavorato sugli storyboard dell'ultimo successo di Gabriele Mainetti