Ascanio Celestini è il presidente della giuria del premio BookCiak, Azione! dedicato all’incontro tra cinema e letteratura, giunto alla quinta edizione. Si tratta di un’iniziativa che attraverso i bookciak movies, video ispirati ai romanzi della banca dati www.bookciak.it, aggiunge ogni anno nuove sperimentazioni a quella vera miniera di ispirazioni attraverso la quale il cinema esalta gli aspetti emotivi e visionari delle pagine scritte. Come ogni anno sono tre i libri scelti per ispirare i bookciak movies: Il silenzio del lottatore di Rossella Milone (minimum fax), Neve, cane, piede di Claudio Morandini (Exorma edizioni) e Tu non tacere di Fulvio Ervas (Marcos y Marcos). Celestini, attore, regista ma anche drammaturgo e interprete teatrale attraversa dal 1996 teatro, libri e cinema. In veste di presidente della Giuria di Bookciak, Azione!, composta anche da Wilma Labate, Teresa Marchesi e Gianluca Arcopinto ha selezionato i bookciak movies vincitori che saranno presentati a Venezia il 30 agosto alla Villa degli Autori in collaborazione con Venice Days e Sngci. Il premio Bookciak, Azione! è organizzato dall’Associazione Calipso e da Bookciak Magazine (www.bookciakmagazine.it), la prima testata giornalistica dedicata all’intreccio tra cinema e letteratura.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"