Cavenago firma il manifesto

Specializzato in incubi a fumetti, dal 2016 realizza le copertine di Dylan Dog per la Sergio Bonelli Editore con cui collabora dal 2008, Cavenago ha interpretato il tema dei non morti


La 28ma edizione del Noir in Festival, a Milano e Como dal 3 al 9 dicembre, omaggia gli zombie e La notte dei morti viventi di Romero con uno speciale poster realizzato da uno dei disegnatori italiani più promettenti e talentuosi sulla scena: Gigi Cavenago. Specializzato in incubi a fumetti – dal 2016 realizza le copertine di Dylan Dog per la Sergio Bonelli Editore, con cui collabora dal 2008 – Cavenago ha interpretato il tema dei non morti rivisitandolo in chiave squisitamente Noir, dall’ambientazione vittoriana ai costumi, attinti da un vasto immaginario cinematografico; l’immagine finale è un inquietante “set” in cui il ciak e il libro maneggiati dai due zombie in primo piano diventano oggetti contundenti pronti a colpire l’immaginazione e la sensibilità degli spettatori.

“La sfida”, dichiarano i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, “era rappresentare lo zombie nella sua connotazione collettiva, di gruppo, folla disorientata e smarrita alla ricerca di un centro di gravità di cui la contemporaneità sembra averci privato. Cavenago ha reso al meglio questa indicazione, arricchendola con il suo tratto inconfondibile. Il poster di quest’anno diventa così il punto di partenza per una riflessione più generale sullo zombie che, dopo aver attraversato un secolo di trasformazioni, nelle sue moderne declinazioni continua a raccontarci molto della società in cui viviamo, incarnando quella instabile e ribollente fluidità di significati che rappresenta il punto di forza del genere Noir”.

Classe 1982, Gigi Cavenago frequenta la Scuola del Fumetto di Milano e un corso di grafica pubblicitaria all’istituto di arti grafiche Rizzoli. Nel 2008 entra nella scuderia Bonelli esordendo su Cassidy, la miniserie creata da Pasquale Ruju, e lavorando sulla prima miniserie Bonelli interamente a colori, Orfani, di Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari. Nel 2014 riceve i premi Carlo Borcarato a Treviso Comics e Gran Guinigi a Lucca Comics&Games come miglior disegnatore. Dopo la realizzazione di Mater Dolorosa, numero celebrativo per il trentennale di pubblicazione di Dylan Dog, diventa nel 2016 copertinista ufficiale per la serie regolare dell’Indagatore dell’Incubo.

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25 Ottobre 2018

Noir in Festival 2018

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Border trionfa al Noir e arriva in sala a San Valentino

Assegnati i riconoscimenti della 28ma edizione del Noir in Fest: Miglior film Gräns (Border) di Ali Abbasi premiato per il suo modo straordinario e di forte impatto di mescolare fantasia e realtà; migliore interpretazione Lorenzo Ferro e Chino Darin per El Ángel (The Angel) di Luis Ortega; menzione speciale della giuria a Nicole Kidman per Destroyer di Karyn Kusama

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Servillo killer in cerca di vendetta

Ambientato in una Napoli metafisica e noir l’esordio alla regia di uno dei più grandi fumettisti italiani, Igor Tuveri in arte Igort, che con 5 è il numero perfetto, tratta dalla sua omonima graphic novel, porta sul grande schermo una storia di vendetta e rinascita, con protagonista un killer in pensione (Toni Servillo) cui hanno ammazzato il figlio. Nel cast anche Valeria Golino

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Martínez: “Ritorno alle origini con una storia di narcotraffico e famiglia”

Al Noir e presto in sala Pájaros De Verano (Birds of Passage) di Cristina Gallego e Ciro Guerra, un film che racconta le origini del traffico di droga in Colombia attraverso la storia di una famiglia indigena Wayuu, che abbandona le attività tradizionali per dedicarsi al nuovo lucrativo commercio di marijuana

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Sergio Olguín: il fascino criminale di un Angelo Nero

Racconta la storia di Carlos Robledo Punch, uno dei serial killer più spietati dell'Argentina, El Ángel di Luis Ortega, al Noir in Fest e prossimamente nelle sale italiane con Movies Inspired. Soprannominato "l’Angelo della Morte", per il contrasto tra la sua bellezza angelicata e l’efferatezza dei suoi crimini, Punch è stato condannato all’ergastolo, che sta ancora scontando, nel 1980 per aver commesso ben undici omicidi e molti altri crimini


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