“La reazione dell’Italia è straordinaria, il modo con cui stiamo affrontandoquest’emergenza è qualcosa di grande, di esempio per tutti.#Restiamoacasa ma con creatività, le strade sono vuote, siamo disciplinati ma la risposta ai flash mob, agli appelli, è indicativa della nostra vivacità”, ha dichiarato all’ANSA la regista Liliana Cavani.
Con fierezza, continua e afferma che: “Gli italiani non si rassegnano ed è davvero unico quello che sta accadendo: chiamiamo le persone lontane e non le facciamo sentire sole, applaudiamo ai nostri medici e infermieri e portiamo loro fiori e pasti, suoniamo alle finestre. Ma che bella quest’Italia anche di fronte al mondo. Non ci difendiamo mai abbastanza, guardiamo agli altri Paesi ma invece stiamo dimostrando che il nostro DNA culturale, il nostro Rinascimento è qualcosa che torna sempre fuori”.
Nata a Carpi, ma adottata da Roma sin dagli anni ’60 quando studiava al Centro Sperimentale di Cinematografia, la 87enne autrice di titoli come Il portiere di notte, La pelle e Francesco, riconosce del merito anche alla Capitale e ai suoi cittadini: “Se non fosse che ha anche accezioni negative, userei questa parola, ‘orgoglio’, perché è così che stiamo – mi ci metto anche io che sono di adozione da tanti anni ed abito a Trastevere – reagendo, con il sorriso, pronti a salutarci dalle finestre, a respirare pur in casa la grande bellezza di Roma. Se ne dicono tante, e alcune a ragione, ma questa città mi sembra che affronti la drammatica emergenza del Coronavirus con un piglio imperiale”.
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio