I dati purtroppo parlano chiaro. Nelle regione Lazio le attività di cinema e spettacolo dal vivo, confrontando la stagione 2011/’12 con la precedente 2010/’11, hanno conosciuto complessivamente un -8,5% di ingressi e un -9,5% di spesa al botteghino; in particolare il settore cinema evidenzia un -15,3% di ingressi e un -13% di spesa al botteghino. Se poi aggiungiamo – come ricorda Lorenzo Tagliavanti, vice presidente della Camera di commercio di Roma – che sono ben 43mila le aziende di cultura e spettacolo registrate nella provincia romana, pari al 9,5% del totale degli iscritti, è evidente che l’industria culturale e creativa deve tornare a ricoprire un ruolo centrale nell’agenda politica dei futuri amministratori del Comune di Roma.
Speriamo che la prossima settimana, al di là delle promesse in campagna elettorale, l’appello venga raccolto dal nuovo sindaco di Roma e ne segua una coerente e strategica politica culturale.
A Parma due giorni di intenso dibattito tra studiosi e giornalisti. Mentre un documentario ricostruisce la sfera privata e le battaglie di tanti intellettuali del cinema
“L’equa remunerazione di autori e AIE e la rappresentatività delle collecting alla luce del nuovo regolamento Agcom” è il titolo del convegno che si è svolto alla Camera dei Deputati
Agli Stati generali di Siracusa un panel dà spazio ai direttori di Festival, da Alberto Barbera a Giulio Base. Assente il neo direttore di Taormina Marco Muller
Agli Stati Generali di Siracusa si parla di internazionalizzazione dell'industria. E l'ad di Cinecittà racconta la rinascita degli studi di via Tuscolana