Nasce a Roma nel 1925, aiuto-operatore durante la seconda guerra mondiale e la stagione del neorealismo, si è formato con registi come Visconti, Rossellini e Castellani. Ha esordito quale direttore della fotografia nel ’54, ma affermandosi all’inizio degli anni Sessanta con La lunga notte del ’43 (’60) di Florestano Vancini, Divorzio all’italiana (’61) di Pietro Germi e L’armata Brancaleone (1966) di Mino Monicelli. Apprezzato da Wody Allen che lo ha voluto accanto fin dai tempi di Hannah e le sue sorelle (’86), Di Palma ha poi firmato la fotografia di Radio Days (’87), Mariti e mogli (’92), Misterioso omicidio a Manhattan (’93), Pallottole su Broadway (’94), Tutti dicono I love you (’96), Harry a pezzi (’97). Ha lavorato inoltre con Michelangelo Antonioni per Identificazione di una donna (’82), uno dei primi film realizzati su supporto elettronico; con Bernardo Bertolucci in La tragedia di un uomo ridicolo (’81) e con Roberto Benigni in Il mostro (’94). Il film che meglio ha rappresentato il suo talento e la sua ricerca formale, con un cromatismo quasi “astratto”, è Deserto rosso (1964) di Michelangelo Antonioni. È stato quattro volte premiato con il nastro d’argento dal Sindacato italiano dei giornalisti cinematografici, l’ultimo riconoscimento risale al 1995 per La dea dell’amore (’95) di Woody Allen.
Con MaXXXine, in sala con Lucky Red, Ti West conclude la trilogia iniziata con X: A Sexy Horror Story e proseguita con Pearl, confermandosi una delle voci più originali del cinema di genere dell’era Covid e post-Covid
Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.
Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa.
Il disegnatore, illustratore e docente presso la Scuola Romana dei Fumetti ci racconta come ha lavorato sugli storyboard dell'ultimo successo di Gabriele Mainetti