Al regista irlandese Jim Sheridan, 69 anni e candidato per ben 6 volte al premio Oscar, è stato assegnato il ‘Capri Legend Award’, massimo riconoscimento di Capri, Hollywood – International Film Festival, la cui ventesima edizione avrà luogo dal 26 dicembre al 2 gennaio. ”Un grande maestro europeo, Sheridan ha scritto pagine indimenticabili dell’arte cinematografica con film potenti e d’impegno, come Il mio piede sinistro, Nel nome del padre, The Boxer e In America – dichiara Tony Petruzzi, presidente dell’Istituto Capri nel Mondo. Il Premio sarà consegnato il 30 dicembre al Cinema Paradiso di Anacapri. Atteso con The Secret Scripture, interpretato dall’attrice del momento Rooney Mara (vincitrice a Cannes 2015 e favorita all’Oscar 2016 per Carol) e dalla leggendaria Vanessa Redgrave (premiata a sull’Isola Azzurra nel 2003) Jim Sheridan, a Capri Hollywood con la figlia artista Ann Marie, interverrà al Simposio su un tema di forte attualità come ‘L’influenza di internet nel futuro dell’arte cinematografica che con l’avvento di Netflix sta turbando i vecchi equilibri della produzione e della distribuzione’.
Capri,Hollywood 2015 è organizzato col sostegno della Dg Cinema del Mibact, della Regione Campania (Assessorato al Turismo), in collaborazione con la Città di Capri e il Comune di Anacapri e con la partecipazione di Rainbow, Iris-Mediaset, Ambi Pictures, Trenitalia, Snav, Tv Sorrisi e Canzoni e Radio 2 Rai.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis