Cappuccetto rosso e gli insoliti sospetti


Cappuccetto rosso e gli insoliti sospettiStrizza l’occhio a Shrek e mescola computer grafica a ironia dissacrante, facendo il verso alle favole classiche. Il lungometraggio d’animazione prodotto da Weinstein
Company Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti, strepitoso successo di botteghino negli Usa dove a gennaio ha conquistato in volata la vetta del box-office, segna il debutto alla regia dei fratelli Cory e Todd Edwards. Nelle nostre sale il film arriva il 1° giugno distribuito da 01 Distribution.

Tutti conoscono la fiaba della bambina che attraversa un bosco minaccioso per andare dalla nonna, ma la storia, come ogni storia, ha più di una sfaccettatura e Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti, comincia proprio laddove finisce la favola classica. E si propone di rivelare a tutti che
forse le cose non sono andate come ce le hanno raccontate e i personaggi in realtànon sono poi quel che sembrano.
Ed ecco una pazzesca detective story che vede indagati una ragazzina con cappuccio esperta in arti marziali, un lupo
reporter, un boscaiolo tontolone, una nonna amante delle avventure e uno scoiattolo fotografo dai tratti nevrastenici.
Ad investigare una cicogna e una rana detective aiutati da tre porcellini poliziotti.
Le accuse vanno dall’uso non autorizzato di ascia al disturbo della quiete pubblica, ma in verità le indagini vorrebbero svelare ben altro. “Il nostro film – dichiara Cory Edwards – sulla scia di fiabe moderne come Shrek e L’era glaciale, è composto per lo più da dialoghi splendidamente irriverenti
che attireranno molto il pubblico adulto”. “Non è tuttavia una favola – aggiunge Todd Edwards – non c’è niente di magico: la foresta potrebbe essere una qualsiasi foresta e i personaggi si riferiscono esclusivamente al mondo moderno che conosciamo”. Per ogni personaggio non è stato solo costruito un elaborato passato, ma ciascuno è stato
modellato sui caratteri dei protagonisti della cultura popolare, cui il film fa continui rimandi. Per esempio Cappuccetto Rosso ha la brama di viaggiare di George Bailey
ne La vita è meravigliosa e gli occhioni di un Anime giapponese. Il Lupo reporter è un omaggio a Fletch, il giornalista detective di Los Angeles protagonista di un ciclo
di film degli anni ’80, e la Nonna, con le sue tre “G” tatuate sul collo, fa pensare a Vin Diesel. Ancora una volta le voci dei personaggi principali sono affidate ad attori illustri: l’arzilla nonnina nella versione originale parla con la voce di Glenn Close, la giovane Anne Hathaway è Cappuccetto
Rosso e Jim Belushi interpreta l’incredibilmente stupido boscaiolo. E intanto è già in lavorazione il sequel
diretto sempre dai fratelli Edwards, ancora una volta prodotto da Preston Stutzman e distribuito da Weinstein Company.

autore
31 Maggio 2006

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