Dopo l’ondata di polemiche sulla nuova organizzazione delle proiezioni stampa all’ultima edizione del Festival di Cannes, che ha previsto proiezioni ‘segrete’ per alcune testate giornalistiche, in anticipo sulle proiezioni ufficiali per la stampa, Laura Delli Colli, presidente del SNGCI, e Franco Montini, presidente del SNCCI, in rappresentanza dei giornalisti e critici cinematografici italiani, hanno indirizzato la seguente lettera al capo ufficio stampa del Festival di Cannes.
“Gentile signora Aïda Belloulid, con questa lettera, rappresentiamo la maggior parte dei giornalisti e critici italiani che hanno partecipato al 72 ° Festival di Cannes. La decisione del Festival di Cannes di selezionare un numero limitato di quotidiani per assistere alle “speciali” anticipate stampa di quest’anno ha causato molti problemi a tutti coloro che ne sono rimasti esclusi. Questo va contro ogni regola di reciproco supporto che dovrebbe mirare al successo del Festival da entrambe le parti: la vostra e la nostra.
Il danno è tangibile e gli editori delle testate escluse faticano a comprendere tale decisione, che ha provocato molto imbarazzo compromettendo la nostra reputazione di corrispondenti a Cannes, una decisione che va contro qualsiasi regola di “fairplay” del giornalismo. Ovviamente siamo d’accordo con l’applicazione di embarghi, ma riteniamo inaccettabile una scelta (il nuovo calendario delle proiezioni stampa) che ha reso ancora più difficile – se non impossibile – coprire il festival come avremmo dovuto.
Riteniamo un errore essere discriminati e danneggiati nel nostro lavoro, specialmente in momenti così difficili per il mercato dei media. Alcuni giornali stanno valutando la possibilità di non inviare corrispondenti l’anno prossimo se la situazione continua così, per non parlare della copertura scadente (spesso in assenza di titoli dei film in concorso) che alcuni dei giornalisti e critici presenteranno il prossimo anno, condizionati dai problemi nella programmazione. Riteniamo che sia una responsabilità del Festival mantenere buoni rapporti con tutte quelle le persone che collaborano al buon risultato della kermesse.
Pertanto, vi invitiamo a trovare una soluzione adeguata per le prossime edizioni, il che significa consentire a tutti i membri della stampa di partecipare alle stesse proiezioni, com’è finora sempre accaduto. Il sistema di colori dei badge, messo in pratica da anni, funziona già da filtro prioritario. Siamo disponibili a collaborare al fine di trovare una soluzione adeguata nell’ottica di un auspicabile “supporto reciproco”.
A questo link la risposta del festival.
In un’intervista a ‘Nice-Matin’ il sindaco David Lisnard ha parlato del museo del cinema di cui si sta parlando in questi giorni, e che dopo il consiglio municipale, avrà il via libera per il lancio ufficiale. Con un altissimo livello di esigenze. “Sarà eccezionale oppure non si farà”, dice il sindaco. Il nome ufficiale è “Museo Internazionale del Cinema e del Festival di Cannes”
Aïda Belloulid, responsabile dell'ufficio stampa del Festival di Cannes, risponde ai presidenti di Sngci e Sncci in merito alla questione delle proiezioni stampa riservate a pochi prescelti: "Ci siamo limitati ad agevolare il lavoro dei media audivisivi per la messa in onda dei servizi estendendo a pochi altri quotidiani cartacei di caratura internazionale"
Il listino di True Colors ha conquistato i buyers al Festival di Cannes. L'horror girato in inglese In the Trap è stata una delle hit del mercato.Prevenduti anche i nuovi film di Ferzan Ozpetek e Mario Martone
Teodora Film distribuirà in Italia Papicha di Mounia Meddour, presentato con successo al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard. Primo lungometraggio della giovane regista franco-algerina, già apprezzata documentarista, il film è ambientato nell'Algeria degli anni '90, all'arrivo dell'ondata di fondamentalismo religioso