Annunciata la giuria che al Festival di Cannes 2023 consegnerà la Palma d’oro ai cortometraggi e i 3 premi La Cinef. A presiedere il gruppo sarà la regista ungherese Ildikò Enyedi. Al suo fianco Ana Lily Amirpour, regista iraniana, Charlotte Le Bon, attrice e regista canadese, l’attrice Karidja Touré e Shlomi Elkabetz, regista israeliano.
Queste le parole di Enyedi: “Quando sono arrivata a Cannes nel 1989, un anno magico e pieno di cambiamenti in Europa, con il mio primo lungometraggio, ma anche mostre vietate, un film di diploma bandito e tante altre difficoltà, è stata una sensazione incredibile per me. Essere selezionata significava che ero stata capita, che ero stata vista per davvero, come se questa vasta, sgargiante e colorata comunità di brillanti artisti e professionisti del cinema avesse spalancato le braccia a me, a me, un’assoluta novizia, concedendomi la loro fiducia quando ero ancora solo una promessa. Ricordo ancora ogni momento trascorso a Cannes. Sono convinta che i giovani cineasti che quest’anno presenteranno i loro cortometraggi al Festival vivranno lo stesso shock positivo. Li sostengo, spero che questo riconoscimento dia loro la certezza di continuare, di osare rimanendo umili, di non perdere di vista l’essenziale, di non lasciarsi abbagliare dalla fama o smarrire. Li incoraggio a gestire questo riconoscimento con maturità e saggezza. In poche parole… io sono con loro!”.
La carriera da regista di fama internazionale inizia per Enyedi proprio nel 1989, quando presenta My 20th Century a Cannes, selezionato nella sezione Un Certain Regard e premiato con cui la Caméra d’or. Da allora, la sua elaborata estetica ha intrecciato drammi e storie d’amore componendo una filmografia riconosciuta in tutto il mondo. Storia di mia moglie, il suo ultimo film, è stato presentato in concorso alla 74esima edizione del Festival di Cannes nel 2021.
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