L’Archivio Luce ha acquisito nel 2017 il fondo di Caio Mario Garrubba, grande fotografo e fotoreporter del ‘900. 60.000 negativi, 40.000 dispositive, numerose stampe, distribuite su un’ampia area sia temporale, dal 1953, sia geografica, Unione Sovietica, Cina, Usa, Brasile, Marocco ed altri paesi ancora. Garrubba infatti era un fotografo viaggiatore, non resisteva a restare fermo, il viaggio come simbolo della propria libertà individuale e come simbolo della libertà dell’uomo, intesa come riscatto sociale degli umili che popolano le strade del mondo. Ecco perché tanti scatti sui volti di uomini e donne sulla strada, la foto “stradale” il suo credo, benché abbia immortalato anche Mao, Kennedy, Nixon. Il suo lavoro pubblicato sui maggiori quotidiani e periodici italiani ed internazionali, fermo restando la sua indipendenza, libertà in tutti i sensi, tanto da declinare i ripetuti inviti di Cartier Bresson a collaborare con la agenzia più celebre del mondo, la Magnum. Tutto questo ed altro ancora nella mostra fotografica e multimediale “Caio Mario Garrubba-FREElance sulla strada“, ideata e organizzata dall’Archivio storico Luce/Cinecittà, a cura di Emiliano Guidi e Stefano Mirabella, inserita nel programma di Roma Fotografia 2021 FREEDOM. Il catalogo, firmato dai suddetti curatori e pubblicato da Luce-Cinecittà, non riproduce soltanto tutte le 116 foto in mostra, anche interessantissimi documenti manoscritti e dattiloscritti di Garrubba, appunti, ritratti.Roma, Palazzo Merulana, 9 ottobre-28 novembre 2021