Si intitola “Berlusconi lancia l’offensiva nel mondo dei media” il j’accuse di Hélène Frappat, che apre i Cahiers du Cinema di marzo. Sette pagine impietose per raccontare lo stato del cinema italiano nell’epoca del governo di centrodestra.
Dopo aver analizzato lo stato delle cose ed aver parlato dei “dimissionari eccellenti” – Angelo Guglielmi, Luciana Castellina, Paolo Baratta o Lino Miccicchè – l’attenzione della “Bibbia dei cinefili” si concentra sulla situazione della Biennale Cinema, del suo direttore Alberto Barbera.
Sulla Biennale le parole più accorate sono di Philippe Garrel: “Perdere Venezia – dice il regista di Sauvage innocence – non è solamente una questione di destra o di sinistra (il Festival è nato e cresciuto sotto Mussolini), è una disfatta per tutto il cinema. È un luogo in meno… Venezia assomiglia a un festival di musica classica, nelle sue sale si glorifica l’arte. Non è luogo in cui c’è bisogno di fare provocazioni, come succede a Cannes. Persone come Barbera o Hubert Bals (fondatore del Festival di Rotterdam) sono tanto importanti quanto i registi”.
Al pessimista Barbera risponde Mario Martone (anche lui dimissionato e sostituito da Giorgio Albertazzi alla guida del Teatro di Roma): “Bisogna creare una trasformazione culturale all’interno del cinema, e, in rapporto al modello dominante, ricercare un’autonomia che sia di produzione e di linguaggio”.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk