Dici Venezia, dici cinema. E non solo perché dal 1932 in Laguna arrivano registi e star per la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il festival di cinema più antico al mondo. Ora, sbarcano pure registi giovani e giovanissimi: arrivano dalle scuole di cinema di tutto il mondo per partecipare al Ca’ Foscari Short Film Festival, che andrà in scena all’Auditorium Santa Margherita e in altre cinque location del centro storico.
Oggi, all’Università Ca’ Foscari, è stata presentata la 13ma edizione dal direttore artistico e organizzativo Roberta Novielli: dal 22 al 25 marzo, ci sarà un programma ricco di proiezioni, ospiti, programmi speciali, workshop.
“Il Festival è sempre più internazionale, quest’anno sono arrivati 3015 film dalle scuole di cinema di tutto il mondo e da ben 116 Paesi . E sarà un crocevia di culture sul cinema: questa la proposta del primo Festival d’Europa pensato e interamente realizzato da un’università pubblica”, dichiara Novielli. A cominciare dal Concorso internazionale, che è il centro nevralgico della manifestazione, quello che ha portato il Festival a essere considerato negli anni una sorta di campionato mondiale del cinema giovane, dove verranno proposti 30 dei migliori cortometraggi realizzati nell’ultimo anno da studenti di università e scuole di cinema di 28 Paesi. In questa sezione risaltano molte opere dedicate alla condizione dei migranti, a tutte le latitudini, dal Messico alla Turchia, dall’Iran all’Austria. In gara anche un corto d’animazione italiano, Fly High, realizzato da Giuseppina Fais, Lorenzo Pappa Monteforte, Kevin Rosso e Yagiz Tunceli per il Centro Sperimentale di Cinematografia del Piemonte.
Ad assegnare i premi sarà una giuria composta dall’artista multimediale Mika Johnson, dall’animatore americano Robb Pratt e dall’attore italiano Roberto Citran.
Numerosi gli ospiti internazionali di questa edizione: un omaggio sarà dedicato al registra israeliano Amos Gitai che avrà modo di raccontare al pubblico cosa vuol dire dedicare un’intera carriera a raccontare il rapporto conflittuale con il proprio Paese e la difficile situazione mediorientale, mentre la Palma d’oro 2018 Hirokazu Kore-eda presenterà l’uscita italiana della sua autobiografia Pensieri dal set e sarà l’occasione per parlare della sua visione del cinema e della società giapponese.
Bruno Bozzetto ripercorrerà la sua incredibile carriera in una lunga intervista durante la quale saranno proiettati anche tre dei suoi cortometraggi più celebri, incluso il candidato all’Oscar, Cavallette. Il regista di genere Rob Savage, inglese classe ’92, terrà invece una masterclass sul cinema horror contemporaneo, di cui è uno dei più interessanti interpreti, mentre l’autore del manifesto Manuele Fior sarà presente anche al Festival per dialogare con il pubblico sul suo mondo artistico e sulle tecniche di lavorazione dei suoi lavori.
Tornano anche gli appuntamenti fissi dello Short che ormai sono parte integrante dell’identità del Festival: lo speciale sul cinema delle origini a cura di Carlo Montanaro si concentrerà quest’anno sulla tecniche della silhouette, mentre Elisabetta Di Sopra condurrà gli spettatori alla scoperta di nuove opera di videoarte italiana. East Asia Now propone tre corti che rappresentano alcune delle tendenze più interessanti provenienti dall’Asia Orientale, mentre lo speciale sul cinema indiano sarà dedicato alla scuola di cinema più importante del paese, la Whistling Woods International. Tornano anche gli spazi dedicati al Master in Fine Arts in Filmmaking di Ca’ Foscari, alla summer school cinematografica della Venice International University e al VideoConcorso “Francesco Pasinetti”. A completare il programma un workshop sul divismo a cura di Francesco Pitassio e la proiezione del primo “original” prodotto dalla piattaforma WeShort, il corto d’animazione Caramelle.
Due infine sono i Concorsi collaterali: il CINIT Music Video Competition, dedicato a video musicali realizzati da studenti di università e scuole di cinema internazionali e l’High School Competition, con sette cortometraggi in gara realizzati da studenti liceali di tutto il mondo, cui si vanno ad aggiungere le opere selezionate dallo Short che andranno a formare un Concorso apposito alla prossima edizione de “Le giornate della luce di Spilimbergo”.
La serata conclusiva vedrà la consegna dei premi realizzati da Promovetro e dall’artista del vetro Cosima Montavoci e sarà impreziosita da un’esibizione musicale di un terzetto guidato da Giovanni Dell’Olivo. Come ricorda Roberta Novielli, “Lo Short rimane un Festival fatto dai giovani e per i giovani (quest’anno sono circa duecento i volontari cafoscarini) che, partito dall’Università Ca’ Foscari, grazie al suo carattere ‘diffuso’ fa sempre più parte della vita culturale della città di Venezia”. E non è detto che “da qui non passino i Leoni del futuro”.
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