Al via domani la quarta edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, il festival del cortometraggio organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, che si svolgerà dal 19 al 22 marzo, presso l’Auditorium Santa Margherita, nel cuore del centro storico di Venezia. Il festival, il primo in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università, mantiene fede alla sua mission di essere una manifestazione pensata dai giovani per i giovani. Cuore della manifestazione è infatti il Concorso Internazionale, composto da 30 corti realizzati da studenti delle più prestigiose scuole di cinema del mondo, rappresentanti di 19 paesi diversi. Tema centrale sembra essere quest’anno la violenza sull’individuo nelle sue varie forme fisiche e psicologiche. In giuria: Keiko Kusakabe, Luca Miniero, Kumar Shahani.
Il festival presenta inoltre ospiti d’eccezione per i suoi Programmi Speciali, tra i quali Igort, il collettivo Zero e Yves Netzhammer. Numerosi anche gli omaggi al passato di grandi artisti come Charles Bowers, George Méliés e Alain Resnais. Altri interessanti programmi sono quello dedicato alla video-arte italiana, i nuovi lavori dei vincitori delle passate edizioni del festival, e il catalogo della giovane agenzia di produzione tedesca Aug&Ohr. Legati al territorio sono poi il programma speciale del Videoconcorso Pasinetti, il Concorso dedicato agli studenti del Veneto, il Premio Olga Brunner Levi in collaborazione con la Fondazione Ugo e Olga Levi e il video-concorso Short&Sostenibilità.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis