“C’è chi dice no” nel paese delle raccomandazioni

L’Italia è il paese di raccomandati: è questo il tema della commedia C’è chi dice no di Giambattista Avellino nelle sale in 320 copie distribuite da venerdì 8 aprile dalla Universal. Il film racconta di come tre ex compagni di scuola trentenni, Max (Luca Argentero) giornalista, Irma (Paola Cortellesi) medico, e Samuele (Paolo Ruffini) studioso di diritto, si ribellino alla loro precarietà mettendo alla berlina i raccomandati. Fonderanno una sorta di associazione “I pirati del merito” per perseguitare senza tregua le persone che gli hanno fatto le scarpe. All’inizio sembra solo un gioco, ma il piano lentamente funziona e trova molti accoliti.

Il film, prodotto dalla Cattleya in collaborazione con la Universal, “è come un grimaldello per raccontare temi delicati”, spiega il regista. “Abbiamo ambientato la storia a Firenze perché in una città più piccola per un precario la situazione è più claustrofobica, se perdi un occasione all’università e in un giornale quasi mai c’è un’alternativa”.

Nel cast anche un cameo di Giorgio Albertazzi. Il fatto che il film sia una commedia, spiega l’attore all’Ansa, non vuol dire “che non faccia una e vera e propria denuncia. Anche quella di Dante, in fondo, si chiama commedia. Comunque – ha aggiunto – queste cosa delle raccomandazioni, questo mercimonio ci è sempre stato anche quando ero giovane. Oggi però secondo me è anche peggio di allora”. E alla fine Albertazzi si lancia in uno sfogo: “E’ una vergogna che in Italia tre su quattro dei Teatri stabili abbiano dei direttori deficienti, uno tra l’altro messo lì solo perché ha sposato la figlia di…”.

Argentero smentisce la sua partecipazione a Sposami con Belen o al remake di Rocco e i suoi fratelli, conferma invece che tra due settimane girerà Lezioni di cioccolato 2.