C’è chi dice no. E aiuta a crescere

Arriva in sala il 24 novembre Come Diventare Grandi Nonostante i Genitori, produzione Disney  tutta italiana, scritta da Gennaro Nunziante – regista di tutte le pellicole di Checco Zalone – e diretta da Luca Lucini, basata sull’amata serie tv giovanilistico – musicale Alex & Co.  – la terza stagione partirà il prossimo gennaio – da cui mutua i volti dei protagonisti più giovani: Leonardo Cecchi, Eleonora Gaggero, Saul Nanni, Federico Russo e Beatrice Vendramin, a cui si affiancano i più grandi nel ruolo dei genitori: come Margherita Buy e Giovanna Mezzogiorno, la star internazionale Matthew Modine e poi Sergio Albelli, Ninni Bruschetta, Paolo Calabresi, Giovanni Calcagno, Roberto Citran, Francesca De Martini, Sara D’Amario, Gabriella Franchini, Elena Lietti, Aglaia Mora, Paolo Pierobon.

Il punto di forza del film, che si rivela sorprendente e molto adatto anche al pubblico adulto, sta nella sceneggiatura che – senza raccontare troppo per non rivelare le diverse sorprese che il film riserva – spinge a una riflessione sul ruolo dei genitori e degli insegnanti nell’educazione dei figli, in un’ottica di collaborazione per il futuro dei giovani, laddove sempre più spesso le famiglie moderne tendono a essere iper-protettive e accomodanti. Qualche ‘no’, insomma, insegna ai ragazzi ad apprezzare meglio gli obiettivi raggiunti nella vita. Come ad esempio la tanto agognata vittoria a un concorso musicale. “Non volevo il solito film di ragazzi belli e vincenti – dice Nunziante – volevo che tutto risultasse reale e quindi i personaggi hanno perso la caratterizzazione forte che avevano in tv. Non abbiamo abusato del marchio Alex & Co., ho preferito fare quello che so fare davvero. Raccontiamo tutti la stessa storia ma ognuno deve farlo nel mondo che conosce. Dedico il film a un mio amico scrittore, che ho perso l’anno scorso, e che mi ha sempre stroncato. Quando l’ho salutato l’ultima volta ho capito cos’è l’amicizia. Dirsi sempre la verità, qualsiasi cosa succeda”.  

“Disney e Italia – riflette Lucini – sono del resto da sempre collegate. Pensiamo che uno dei primi cartoon Disney è stato Pinocchio”.

“Ho amato che il film fosse leggero – dice Giovanna Mezzogiorno – anche se io in particolare interpreto una parte triste e malinconica. Conosco bene il mondo dei bambini e quello degli adulti ma non quello degli adolescenti e devo dire che sono rimasta sorpresa dalla professionalità di questi ragazzi che mi ha lasciata a bocca aperta. Del resto l’evolversi della tecnologia ha creato un oceano tra la ventenne che potevo essere io e quello che sono loro, oggi, con la rete a disposizione. Sono stata adolescente ribelle e pessima studentessa, credo che il genitore debba sempre vigliare ma stare attento a intervenire solo quando è assolutamente necessario, per il resto è bene che i ragazzi imparino a proteggersi da sé”. “Nel film sono una preside cattiva e, mi dicono, sexy – racconta Margherita Buy – io forse con mia figlia sono fin troppo arrendevole. Parla inglese velocissimo e io nemmeno la capisco. Come posso sgridarla?”.