Lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco ha presentato la ‘sua’ Biennale di Venezia in occasione della prima uscita pubblica da presidente della prestigiosa istituzione, dopo che il nuovo consiglio di amministrazione si è insediato il 20 marzo scorso. Il neopresidente l’ha definita “una meravigliosa fabbrica” di culture e arti, che ogni “volta rinnova il suo patto con la bellezza, con la libertà, per costruire ponti attraverso i quali i popoli da tutte le distanze ritrovano quel senso che, ahinoi! – avrei voluto dire ahimè ma che ci riguarda tutti – è stato dimenticato perfino nelle Olimpiadi, per cui nessuna chiusura: solo aperture, piuttosto riaperture e dunque ponti affinché il senso stesso dell’arte possa essere il luogo dello spirito critico e della libertà”.
Buttafuoco nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian a Venezia, sede della Biennale, ha introdotto la presentazione dei programmi per il 2024 della Biennale Teatro (15 – 30 giugno), della Biennale Danza (18 luglio – 3 agosto) e della Biennale Musica (26 settembre – 11 ottobre) da parte dei rispettivi direttori: Stefano Ricci e Gianni Forte per il Settore Teatro; Wayne McGregor per il Settore Danza; Lucia Ronchetti per il Settore Musica.
Buttafuoco ha ricordato che la Biennale di Venezia è stata definita “una macchina perfetta” e questo perché tutti i protagonisti dell’istituzione “con le loro professionalità ma soprattutto con quella capacità così poco italiana di amare il proprio lavoro hanno saputo offrire al mondo questo gioiello”. Nei suoi progetti, la Biennale è un’istituzione che vive “nel mondo, che parla al mondo, che avverte tutto ciò che c’è nel mondo con una qualità e un dovere speciale”.
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