Bufera politica sull’ipotesi Müller

Si sta scatenando una bufera politica intorno ai due grandi festival italiani, Venezia e Roma, che proprio in queste ore decidono il loro futuro. Marco Müller, in scadenza al Lido dopo otto anni di mandato, sarebbe com’è noto in transito verso la Capitale, ma deve vedersela con fiere opposizioni: dal presidente della Provincia Nicola Zingaretti ai papà del festival Walter Veltroni e Goffredo Bettini, mentre il presidente Gian Luigi Rondi, in carica fino a giugno, sostiene strenuamente Piera Detassis. Sembra però che il posto di Rondi potrebbe essere preso da Paolo Mieli, ex direttore del Corriere della Sera. O in alternativa da Paolo Ferrari e Luciano Sovena.

Se la professionalità di Müller non è certo in discussione, i suoi detrattori sottolineano come abbia sempre sostenuto il primato della Mostra di Venezia sul Festival di Roma. Per questo il suo approdo sarebbe paradossale e poco gradito anche al sindaco Gianni Alemanno, che tuttavia sarebbe stato convinto dalla Polverini che altrimenti chiuderebbe i cordoni della borsa. Müller sarebbe “felicissimo” di dirigere Roma e all’ipotesi della sua nomina plaudono sia il produttore Pietro Valsecchi sia i registi Bernardo Bertolucci, Matteo Garrone, Paolo Sorrentino e Marco Bellocchio. Apprezzamento anche da parte di Riccardo Tozzi che dice: “Avremmo approvato la riconferma di Piera Detassis, ma visto che il festival ha deciso di cambiare, abbiamo appoggiato Müller, un nome fortissimo che garantirà il rilancio”. Infine Michele Lo Foco, nel cda della Fondazione, non considera Müller adatto: “E’ troppo raffinato e cinefilo per il carattere popolare della rassegna romana”.