Si conclude con la vittoria di Margini di Niccolò Falsetti la 26ma edizione del Bobbio Film Festival. La giuria del Festival, composta dai quasi settanta corsisti del Seminario residenziale di Critica Cinematografica curato da Anton Giulio Mancino, ha scelto di assegnare il Gobbo d’Oro a un, “esordio viscerale e genuino, un racconto intimo in cui musica e amicizia si fondono per andare oltre la sola comunità punk di Grosseto. Grazie alla rivendicazione della marginalità, parla alla frustrazione di coloro che, come i protagonisti, sono consapevoli che il mondo vero, se esiste, sta giusto poco più in là”. Il premio è stato ritirato dallo stesso Falsetti.
Il Premio del pubblico Città di Bobbio, assegnato al film più votato dagli abbonati del Festival, è risultato un ex-aequo tra Mia di Ivano De Matteo, che ha ringraziato e salutato il pubblico in collegamento da Napoli, e Il signore delle formiche di Gianni Amelio, per il quale era in sala il produttore Simone Gattoni. Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch ha vinto il Premio Speciale Quotidiano Libertà “per aver raccontato con una regia ricercata lo spazio montano dove l’autenticità di un’amicizia danza tra perdite e riconquiste”, ritirato dall’attore Filippo Timi.
Il Premio Fondazione di Piacenza e Vigevano al miglior attore e migliore attrice – riconoscimento istituito l’anno scorso per la prima volta – è stato vinto da Rita Bosello (Il signore delle formiche), per “la materna intensità con cui ha donato spessore emotivo alla sua Susanna Braibanti, restituendo la complessità del rapporto tra il figlio Aldo e la società” e Filippo Timi (Le otto montagne), per “aver dato corpo al personaggio di Giovanni Guasti sapendo conciliare i propri specifici tratti individuali con la capacità di trascendere se stesso a favore del ruolo”.
È stata poi assegnata la Coppa “Beppe Ciavatta” a un giovane artista esordiente – riconoscimento che Marco Bellocchio ha inserito a ricordo di un amico ed entusiasta sostenitore del Bobbio Film Festival – vinto da Greta Gasbarri, giovane interprete di Mia, mentre l’insieme dei corsisti del seminario ha ricevuto una borsa di studio del Lyons Club di Bobbio.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
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