La forte attenzione al tema della parità di genere e la riflessione sull’identità femminile che permeano lo show business statunitense e il dibattito politico negli Usa paiono aver ispirato la selezione, curata da Frédéric Boyer, della 17esima edizione del Tribeca Film Festival, la manifestazione fondata nel 2002 da Robert De Niro e Jane Rosenthal che si terrà quest’anno dal 18 al 29 aprile. Sono infatti due i titoli selezionati nella sezione “Spotlight” diretti da donne e che raccontano storie di donne: Figlia mia di Laura Bispuri, fresca di concorso a Berlino e ora nelle sale, che torna a Tribeca dopo il Premio per la sceneggiatura vinto nel 2015 con Vergine giurata, e Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli, vincitore a Venezia del Premio Orizzonti.
In Concorso Documentari, l’opera più apertamente politica, in cui il conflitto israeliano-palestinese si intreccia all’inseguimento delle tracce di un artista misterioso e provocatorio: The Man Who Stole Banksy di Marco Proserpio, presentato in anteprima mondiale. Il documentario è venduto nel mondo da Elle Driver, mentre Figlia mia da The Match Factory e Nico, 1988 ha già un importante distributore americano, Magnolia Pictures.
La presenza dei titoli e delle delegazioni dei film italiani al Tribeca Film Festival è coordinata da Istituto Luce Cinecittà.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis