Bilancio in attivo: +22%

In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola Nazionale di Cinema, tenutasi oggi nella sede di Via Tuscolana, il Ministro Giovanna Melandri ha reso noto il bilancio triennale dei progetti di riforma avviati nel campo delle politiche culturali.
Melandri ha ribadito, in sostanza, “la bontà e la giustezza strategica” dei cambiamenti istituzionali effettuati dal suo ministero. Le cifre delle quote di mercato nel settore cinematografico le danno ragione. L’anno 2000 ha, infatti, chiuso con una crescita dei guadagni del 22% rispetto al 14% degli anni precedenti.
Nel sottolineare l’intervento statale a proposito della semplificazione delle procedure di accesso al credito, il ministro ha poi aggiunto che in futuro per completare il processo bisognerà agevolare anche il rapporto tra sistema bancario e produzione cinematografica. Intanto nei collegati fiscali potrebbe essere già prevista una norma per la piena deducibilità dal reddito di impresa delle sponsorizzazioni private a favore di operazioni culturali.
“Questo”, ha sottolineato con fermezza il ministro, “produrrà i suoi effetti benefici anche sulla produzione cinematografica”.
Nel settore della distribuzione le prospettive non sono altrettanto rosee. L’apertura di nuove sale non ha, infatti, portato a un sostanziale aumento della circuitazione di pellicole europee. Melandri annota, con rammarico, che la presentazione di un apposito disegno di legge, piuttosto valido, non ha avuto seguito. “Le esperienze delle coproduzioni da sole non bastano” ha quindi concluso, “manca ancora una visione d’insieme di un’Europa della cultura”.