Bertolucci a Los Angeles: “Ottimista sul futuro grazie a Garrone e Sorrentino”

“Pensavo mi sarebbe toccato fare da Cicerone nelle macerie del cinema italiano, ma nell’ultimo decennio ho percepito una nuova energia che mi fa essere ottimista per il futuro. Basti pensare a registi come Matteo Garrone e Paolo Sorrentino”. Così parla Bernardo Bertolucci, che dopo avere visto il suo L’ultimo imperatore proiettato in tre dimensioni sullo schermo del Chinese Theatre di Hollywood, ha partecipato ieri alla presentazione di Cinema Italian Style 2013, la rassegna del cinema italiano a Los Angeles, dedicata quest’anno, in occasione dell’anno della cultura italiana negli Stati Uniti, a Federico Fellini.

Il festival si apre all’Egyptian Theatre con la proiezione, la prima negli Stati Uniti, de La grande bellezza, il film di Paolo Sorrentino scelto come campione italiano in vista degli Oscar: “Sono ovviamente felice di essere qui – ha detto Sorrentino, intimidito dall’interesse creatosi intorno a lui e alla sua opera – Sono felice per il mio film, di cui ormai parlo da tre anni, ma anche perché credo che troppe pellicole di valore rimangano bloccate, intrappolate, all’interno dei confini italiani, quando invece meriterebbero di essere viste e distribuite anche all’estero. Vorrei che vincesse per dare una spinta a tutto il cinema italiano”.
Ai registi si è aggiunta Maria Sole Tognazzi, con il suo Viaggio Sola, e le attrici Kasia Smutniak e Jasmine Trinca, rispettivamente protagoniste di Benvenuto Presidente e Miele, di Valeria Golino. Claudia Gerini che ha portato a Hollywood Una famiglia perfetta e ha rivelato una tentazione americana del passato: “Sono stata qui qualche mese e ho pensato che sarebbe stato bello trasferirsi e provare a fare il cinema a Hollywood, ma la mia carriera stava andando bene in Italia, quindi non me la sono sentita di fare questo grande passo”. Tra gli altri film che verranno introdotti al pubblico americano durante i quattro giorni della rassegna ci sono anche L’intervallo di Leonardo Di Costanzo, Anni felici di Daniele Luchetti, Viva la libertà di Roberto Andò e il primo film in inglese di Giuseppe Tornatore, La migliore offerta.