Bernabè: Mostra e nuovo statuto

Il presidente della Biennale Franco Bernabè, in un’intervista al quotidiano “la Repubblica” torna sulla nomina di Moritz de Hadeln alla guida della Mostra del cinema spiegando che “Venezia è una vetrina internazionale mondiale, e che non possono esserci aree privilegiate. Va detto però che l’industria cinematografica italiana è in grande ripresa e uno sforzo per il nostro paese può essere fatto. E’ più facile che questo accada con un curatore straniero, che non avrà bisogno di giustificarsi, che può lavorare senza complessi di colpa. Un italiano magari sarebbe condizionato da logiche locali, sarebbe visto con sospetto…”.
Bernabè, oltre a ribadire la necessità di modifiche statutarie in modo da coinvolgere i soggetti privati, sottolinea che le nomine annuali per una sola edizione hanno il senso di non irrigidirsi “con scelte quadriennali che rischiano di fermare la ricerca, l’innovazione, la sperimentazione, che è congeniale alla natura stessa della Biennale. Credo che sia necessario riflettere sull’opportunità di una possibile distinzione tra curatori d’attività permanenti, responsabili della continuità del lavoro, e curatori artistici che presentano l’attività di ricerca”.