La 34ª edizione di Bergamo Film Meeting (5-13 marzo) dedica un omaggio a Anna Karina, che sarà presente al Festival, con la rassegna di 12 suoi film. L’attrice di origine danese rappresenta un’icona della Nouvelle Vague: l’immagine di una donna libera, fuori dagli schemi, inquieta e sognatrice, che si muove entro trame narrative continuamente stravolte, con echi che vanno dal noir al thriller, al road movie.
Anna Karina arrivata in Francia nel 1958, inizia la sua carriera come modella per Pierre Cardin e Coco Chanel. Viene notata da Jean-Luc Godard, con il quale inizia un percorso cinematografico, che la vedrà protagonista di 8otto suoi film e che sposa nel 1961. Nel frattempo ricopre importanti ruoli da protagonista in Suzanne Simonin, la religieuse de Denis Diderot (Suzanne Simonin la religiosa, 1966) di Jacques Rivette, tratto dal racconto di Diderot, una delle sue prove più intense, e in Lo straniero (1967) di Luchino Visconti.
Dopo questo periodo molto intenso recita in Laughter in the Dark (In fondo al buio, 1969) di Tony Richardson, Pane e cioccolata (1974) di Franco Brusati e Chinesisches Roulette (Roulette cinese, 1976) di Rainer Werner Fassbinder. Personalità oltremodo versatile, nel 1973 fa il suo debutto alla regia con Vivre ensemble, nel quale è anche attrice. Collabora alla sceneggiatura e recita in Last Song, del marito Dennis Berry, nel 1987.
Anna Karina ha al suo attivo anche una significativa carriera di cantante.
La competizione internazionale, Mostra Concorso, riservata ai nuovi autori, presenta 7 lungometraggi inediti in Italia. La sezione Visti da vicino propone una quindicina di film documentari, corti, medi e lunghi, produzioni indipendenti provenienti dal panorama internazionale.
Novità dell’edizione 2016 è l’istituzione del Premio Miglior Documentario Cgil Bergamo – Sezione Visti da Vicino del valore di 2mila euro.
Al grande maestro del cinema ungherese Miklós Jancsó (1921-2014) è dedicata l’ampia retrospettiva realizzata in collaborazione con Magyar Nemzeti Digitális Archívum és Filmintézet, in occasione del restauro digitale delle opere del regista.
Bergamo Film Meeting e GAMeCinema ripropongono la loro sinergia per la valorizzazione del Fondo Cinematografico Nino Zucchelli, con Majja Plisetskaja/Maya Plisetskaya di Vasilij Katanjan (URSS, 1964), un film dedicato a una delle più grandi etoile della danza classica di tutti i tempi: la ballerina russa Maya Mikhaylovna Plisetskaya.
La Sala di Porta Sant’Agostino, dal 4 al 31 marzo, ospiterà per la prima volta in Italia Books on Shelves and Without Letters(2013), video-installazione ambientale del lituano Deimantas Narkevičius. Sarà invece proiettata sul grande schermo, durante i giorni del Festival, la retrospettiva dedicata alle opere di video-arte dell’israeliana Keren Cytter.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis