“Immaginate un festival che, un mese prima dell’inizio, si trova costretto a raccogliere le sue cose – materiali di archivio, faldoni, armadi, scrivanie, scaffalature ecc. – e andare altrove, senza telefoni, internet, ma soprattutto senza quella tranquillità e concentrazione necessarie per portare a Bergamo più di 150 film, editare due volumi, organizzare una macchina alla quale lavorano, in questo periodo, una trentina di persone”. E’ quanto lamentano gli organizzatori del Bergamo Film Meeting, che hanno raccontato di essere stati costretti a lasciare la sede di via Pignolo dopo nove anni e senza avere un posto dove andare. Poi è arrivata la Provincia di Bergamo con una sede provvisoria.
Intanto il Comune di Bergamo ha da poco deliberato il testo di una convenzione che prevede un sostegno a Bergamo Film Meeting per un periodo di tre anni. E poi c’è l’edizione di quest’anno, dal 10 al 18 marzo, che sarà inaugurata ufficialmente venerdì 9 marzo con il film L’ultima risata (1924) di Friedrich Wilhelm Murnau accompagnato dal vivo con l’organo dal Maestro Gerardo Chimini. Il Festival proporrà poi 7 lungometraggi in anteprima italiana in concorso; 15 documentari nel concorso Visti da vicino; la retrospettiva dedicata all’attrice e regista norvegese Liv Ullmann, che sarà ospite del festival.
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