Si tiene dal 23 al 27 settembre al Teatro Astra di Bellaria Igea Marina la 38ma edizione del Bellaria Film Festival. Tra le novità da segnalare il premio alla carriera a Sandra Milo, un omaggio a Fellini, il premio “Una vita da Film” a Tonino Guerra, consegnato al figlio Andrea, il progetto di Simone Cristicchi Happy Next – Alla ricerca della felicità diretto da Andrea Cocchi e la presidenza di giuria di Moni Ovadia.
Il direttore artistico Marcello Corvino ha presentato oggi il 38BFF: “Mi piace definire il nostro festival ‘glocal’ e aperto al mondo. Abbiamo ricevuto 260 candidature da tutto il mondo, in particolare dall’Europa.Quest’anno non abbiamo voluto fare un’edizione in diminuzione, anzi, abbiamo aumentato i numeri, con più documentari in concorso e una giornata aggiuntiva nel programma. L’emergenza Covid è stata una spinta a fare meglio, abbiamo imparato che senza l’arte, la cultura, il cinema, staremmo male. È l’edizione più ambiziosa degli ultimi anni.”
“Mi piace che la direzione artistica abbia messo un’energia e una fantasia importanti in questa edizione – ha affermato Mauro Felicori, assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna -. La Regione fa bene a sostenerlo, dobbiamo porci l’obiettivo di crescere nella reputazione, nel pubblico, nella critica, nel desiderio di partecipare al Festival; di allargare i confini della nostra influenza culturale. Si sente nel programma una freschezza ammirevole, non accontentiamoci mai ma continuiamo ad essere ambiziosi.”
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis