Barbie anni ’90: un progetto mai andato in porto. Le parole di Sharon Stone

Prima della bambola bionda interpretata da Margot Robbie e diretta da Greta Gerwing, c’era negli anni Novanta, un’altra diva che cercava di portare avanti un progetto simile a quello di Barbie.

Forse in pochi sanno che c’era già stato in passato un primo tentativo di portare sul grande schermo la storia della bambola Mattel più amata di tutti i tempi e, in questo progetto era coinvolta Sharon Stone, la quale, dopo anni, torna a parlare di quel film mai prodotto.

Al podcast Fly on the Wall, l’attrice di Basic Instinct ha raccontato del retroscena della produzione di un film su Barbie che non ha mai visto la luce: “Negli anni ’90 sono andata in studio per cercare di realizzare Barbie con un produttore, un mio amico, e avevo dalla mia parte l’allora amministratore delegato della Mattel. Ci hanno buttato fuori dallo studio. Ci dissero: ‘Perché prendete questa icona americana e cercate di distruggerla? Cosa c’è di sbagliato in voi?’. Mi fecero una ramanzina e mi accompagnarono alla porta”, ha dichiarato la Stone.

Secondo l’attrice, era già prevista una scena iniziale in cui: “Barbie arrivava alla Mattel con la sua macchina di Barbie, e poi i servizi segreti sbucavano fuori e i loro piedi erano grandi come la macchina”. “La scortano all’interno della Mattel e tutti si fanno da parte perché lei è il membro più importante della Mattel. Tutte le persone importanti le corrono dietro e le leccano il culo perché è la regina della Mattel, e si tratta del potere di essere Barbie e di ciò che Barbie potrebbe fare nel mondo perché è così potente”, ha continuato Sharon Stone specificando anche che i dirigenti dell’epoca “non pensavano che Barbie dovesse essere potente” e ha fatto notare che quei dirigenti oggi non fanno più parte dell’azienda.

Fortunatamente i tempi sono cambiati rispetto al periodo in cui la Stone provava a portare avanti un progetto rivoluzionario per l’epoca e l’attrice, commentando il discorso di America Ferrera ai Critics Choice Awards ha dichiarato: “Sono stata derisa dallo studio quando ho proposto l’idea di Barbie negli anni ’90 con il sostegno del capo di Barbie. Quanta strada abbiamo fatto grazie signore per il vostro coraggio e la vostra resistenza”.