Monta nel Regno Unito la polemica per la premiazione dei Bafta dominata da vincitori bianchi, poco inclusiva e rappresentativa delle minoranze etniche a detta di molti nel mondo dello spettacolo.
Tengono banco da due giorni le critiche sugli attori e soprattutto attrici non premiati, in particolare sui social, con tanto di hashtag ad hoc, ‘#BaftasSoWhite’ (Bafta così bianchi), come era stato fatto in passato per protestare contro alcune edizioni degli Oscar. Tantissimi i commenti sulla cerimonia. La conduttrice di Sky News Saima Mohsin ha twittato: “Ho guardato le clip dei Bafta e non ho visto vincere una sola persona di carnagione scura”.
Mentre Marcus Ryder, del centro Sir Lenny Henry per la diversità nei media, ha parlato di risultati “piuttosto deprimenti”: i Bafta hanno mostrato che non c’è stato “alcun cambiamento sostanziale” nell’ultimo decennio.
Winslet ha colpito con la sua interpretazione in I Am Ruth, un episodio dell'innovativa serie antologica I Am..., mentre Whishaw ha ricevuto l'acclamazione per la sua performance in This is Going to Hurt
Il colossal tedesco di Edward Berger vince sette premi tra cui Miglior film, film in lingua non inglese, regia e sceneggiatura non originale. Quattro premi per Gli spiriti dell’isola e per Elvis
Il 19 febbraio scopriremo i vincitori dei BAFTA 2023. Nel frattempo, ecco chi si è aggiudicato le ambite nomination. 21 sono le candidature record giunte a Netflix, che con Niente di nuovo sul fronte occidentale spera nel colpaccio
La cineasta neozelandese ha vinto i premi per la migliore regia e per il miglior film, con Il potere del cane. Italia a bocca asciutta nonostante le molte nomination tra cui E' stata la mano di Dio e Luca di Enrico Casarosa