La Terra è di nuovo in pericolo!
Avanzers Italian Superheroes arriverà nei cinema a partire dal 20 luglio.
Diretto da Cosimo Bosco, questo film vede nel suo cast Maurizio Mattioli, Ciro Villano, Francesca Ceci, Giancarlo Del Diavolo, Davide Marotta, Walter Lippa, Marco Esposito, Maurizio Siano, Jessica Botti, Anna d’Auria, Francesco Gori, Simone Lucia, Raffaele De Vita, Gerry Sica, Raffaele Carotenuto, Flavio Sly, Giuseppe Guastaferro, Pamela Formisano, Luigi della Porta e Gennaro Mercato, con la partecipazione eccezionale di Pier Maria Cecchini nel ruolo di Notaio Terco.
Gaetanos, il dominatore di mondi, insieme al suo esercito è disposto a tutto pur di ottenere la pietra del potere e diventare i sovrani incontrastati dell’universo. La situazione è critica e sembra tutto perduto. Le potenze mondiali non sanno come reagire e chiedono aiuto all’unico popolo in grado di ribaltare questa situazione: gli italiani! Criminali, streghe, banditi e uomini insetto rispondono alla chiamata alle armi e si uniscono per fare ciò che sanno fare meglio: risolvere problemi con eleganza.
Il film è una reinterpretazione italiana e parodistica del celebre The Avengers, basato sui fumetti Marvel.
Attinge alla lunga e fruttuosa storia del cinema hollywoodiano, facendo riferimento ai grandi “mockbuster” del XX secolo, ma con l’obiettivo di creare un nuovo genere di ispirazione chiamato “Spaghetti-fi”.
Questa è una continuazione del percorso iniziato con Anatar, parodia del grande successo di James Cameron, e sarà seguita da altri “mockbuster”.
Il film si ispira a celebri predecessori, come Balle spaziali di Mel Brooks del 1987, che è stata una fortunata rivisitazione dell’iconico Star Wars e delle principali saghe di fantascienza. Ma ci ritroviamo anche qui un richiamo al cinema italiano di fantascienza, con riferimenti a maestri come Sergio Corbucci, Antonio Margheriti e Mario Bava, precursori di un genere che non smette mai di appassionare gli spettatori.
La componente comica è una delle peculiarità del film, che si rivolge sia agli adulti che ai bambini, con l’intento di far sorridere e far riflettere. Infatti, tutti i riferimenti e le sottotrame presenti nel film vogliono insegnare qualcosa o almeno farci ricordare qualcosa, spingendosi fino ai limiti della satira e del politically correct, allo scopo di smontare ed evidenziare contemporaneamente gli stereotipi che caratterizzano il nostro amato paese.
Manuela Montella è produttrice per Tyche Productions srl, mentre il film è scritto da Salvatore Scarico, che ricopre anche il ruolo di produttore esecutivo, e distribuito da Green Film srl.
“Salvatore Scarico è lo sceneggiatore e lo showrunner del progetto – dice il regista Cosimo Bosco – è l’uomo nascosto dietro l’angolo. Questo è il mio primo film ed è stato costruito grazie alla sua guida. Ho sperimentato e mi sono divertito su un genere creato da lui, che si ispira allo stile americano ma anche con tanta attualità italiana. E’ un film fluido, di inquadrature rapide, coi tempi da commedia. Per me è stato tutto un estremo atto di coraggio, non ho mai pensato a cosa potesse interferire con la storia. E’ stato semplice e coraggioso al contempo. Ho potuto esordire divertendomi e sperimentando senza pregiudizi o senza paure di toccare un tema piuttosto che l’altro. E il divertimento è stato assolutamente condiviso con tutti i miei compagni di set. E’ un film corale ottenuto dalla collaborazione di attori, sceneggiatori e regista. Tutti per uno, uno per tutti!”
L’ultimo grande ‘spoof movie’ che si ricordi, dopo un’epoca in cui il genere parodistico andava per la maggiore – grandi esempi ne sono i film dei fratelli Zucker, da L’aereo più pazzo del mondo a Top Secret a Una pallottola spuntata – è stato proprio un film di supereroi, nel 2008, Superhero Movie. Nel 2023 farne uno sembra molto più complicato.
“Oggi i film di supereroi americani, come Deadpool – continua Bosco – integrano la parodia, quindi lasciano poco spazio agli ‘spoof’ esterni. Ma è stato proprio inserire uno spunto di riflessione sull’Italia che ci ha permesso di superare l’impasse”.
Tra le varie voci “finte” di politici che commentano l’azione c’è anche quella di Silvio Berlusconi, e dopo la sua dipartita è inevitabile chiedere se si sia pensato di eliminarla:
“Ovviamente non potevamo sapere che sarebbe morto, questo cambia le cose – prosegue il regista – Sicuramente ne parleremo e capiremo il da farsi. Comunque, potrebbe sempre essere un modo per ricordarlo”.
In una scena ambientata in un bar spaziale compaiono anche gli alieni di Anatar, facendo pensare all’avvio di un universo condiviso.
“Sul futuro non spoilero – chiude Bosco – però è nato un genere. Sia Anatar che Avanzers fanno parte di un universo, per questo serve uno showrunner che crea un mondo nuovo con interscambi e collaborazioni. Io ho iniziato con questi film e mi è sembrato tutto subito molto ‘Spaghetti-fi’, bisogna dare grande merito anche a costumi e scenografie, senza le quali avremmo combinato ben poco. Si basa soprattutto su questi reparti, prima ancora di regia e fotografia”.
Mattioli commenta la situazione del cinema italiano: “I film vanno male, anche il mio Matrimonio mostruoso, ma è una situazione generalizzata, anche questo Indiana Jones alla caccia di non si sa cosa sta andando male. Consoliamoci”.
Marotta sottolinea che “Salvatore Scarico coi soldi degli americani ci fa cinquecento film. Oggi è veramente difficile. Non fanno soldi i film milionari, meglio rivolgersi alle piattaforme, perché in sala non ci si sta per molto”.
Ceci interpreta la Vedova Allegra, un ruolo piuttosto “fisico”. “Certamente – dice l’attrice – è qualcosa che non mi era mai capitato di fare. Finivo le giornate dolorante. E c’era un paragone importante, quello con la Vedova originale di Scarlett Johansson. Cercavo di capire al meglio come poter prendere il ruolo e da che parte andare, evitando di andare sopra le righe, cercando di mantenersi credibili, senza dover far ridere per forza”.
Chiude la conferenza Scarico: “abbiamo fatto il massimo col poco che avevamo. Speriamo di avervi fatto divertire per un paio d’ora. Andate al cinema e aiutate il cinema indipendente”.
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