Per la sua diciottesima edizione, l’Atelier 2022 inviterà al Festival di Cannes 16 registi e registe i cui progetti sono stati considerati particolarmente promettenti. Insieme ai loro produttori, potranno incontrare potenziali partner, passaggio necessario per portare a termine il loro progetto e iniziare la realizzazione del loro film. L’Atelier offre ai suoi partecipanti l’accesso a coproduzioni internazionali, accelerando così il completamento del film.
L’Atelier è stato creato nel 2005 per stimolare il cinema creativo e incoraggiare l’emergere di una nuova generazione di registi. Finora, su 231 progetti accompagnati fino al 2019, 182 sono stati completati e 19 sono attualmente in pre-produzione. Nel 2020, nonostante la crisi sanitaria, è stato possibile girare tre progetti e dodici progetti sono attualmente in pre-produzione. Per la 18° edizione de L’Atelier sono stati selezionati 15 progetti da 15 paesi, dal nuovo regista al noto cineasta. Dal 22 al 27 maggio L’Atelier organizzerà incontri con i registi per i professionisti del settore cinematografico interessati a investire nel loro progetto. Il “Libro dei Progetti” e i moduli per la richiesta di incontro saranno disponibili online da metà aprile su www.cinefondation.com.
Una vicenda di torture e spionaggio nel thriller del regista svedese di origine egiziana Tarik Saleh. Vincitore del premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes e nelle sale italiane dal 6 aprile 2023 con il titolo La Cospirazione del Cairo
L’incontro con la stampa italiana di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen, Prix du Jury a Cannes 2022: i produttori “Gianani e Gangarossa ci hanno teso una mano per il futuro” e “lavorando a questo film abbiamo conosciuto il cinema italiano contemporaneo: Favolacce, Alice Rohrwacher e il cinema di Carpignano”.
La parola alla giuria del 75°. Il presidente Vincent Lindon ha voluto esprimere la gratitudine “per avere cambiato la vita di alcune persone”, mentre l’attrice italiana Jasmine Trinca dichiara "ci salutiamo con il cuore pieno"
Il ministro della Cultura celebra il premio al film Le otto montagne, con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, Prix du Jury, ex aequo con la co-produzione italo-polacca Eo di Jerzy Skolimovski