Giovedì 26 ottobre, alle ore 18 presso lo spazio Roma Lazio Film Commission all’AuditoriumArte – Auditorium Parco della Musica è in programma la presentazione dell’ACMF – Associazione Compositori Musica da Film. Interverranno all’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Marco Spagnoli: Pivio – presidente pro tempore di ACMF, Giuliano Taviani – vice-presidente pro tempore di ACMF, Claudio Messina – segretario pro tempore di ACMF (ex editore RTI). Saranno inoltre presenti all’incontro alcuni membri del comitato promotore dell’ACMF: Stefano Caprioli, Andrea Guerra, Stefano Mainetti, Lele Marchitelli, Kristian Sensini, Louis Siciliano, Carmelo Travia.
L’associazione, costituitasi lo scorso 28 aprile, intende opporsi alle strettoie di meccanismi produttivi improvvisati, nocivi per l’arte della composizione della musica da film, tutelare i propri associati nella loro vita professionale e incentivare regole eque e trasparenti: dalla creazione alla realizzazione, dalla distribuzione alla gestione del diritto d’autore, promuovendo la diffusione della cultura e della creatività musicale, anche tramite iniziative e workshop destinati alle nuove generazioni di compositori.
L’attore chiude gli incontri ravvicinati della Festa del Cinema di Roma, regalando risate e nostalgia e una chicca sul futuro: "Sarò il padre di Alessandro Gassman ne Il premio diretto da lui stesso. Lo conosco da quando era bambino e ora mi impressiona ritrovarlo regista, sicuro e determinato"
40mila presenze agli eventi organizzati a Casa Alice. Un successo per la sezione autonoma e parallela della Festa che ha già rinnovato per un biennio l'accordo con la Fondazione Cinema per Roma
Il regista, che ha ricevuto il Premio alla carriera da Paolo Sorrentino, ha incontrato il pubblico della Festa del Cinema, ricordando con particolare affetto l’incontro con Fellini. Lolita di Kubrick, Viale del tramonto di Billy Wilder, 8 ½ sono le tre opere cinematografiche che il regista americano ha usato per raccontarsi ancora più profondamente
Presentato alla Festa di Roma il documentario Ma l’amore c’entra?, dove la regista ha raccolto le testimonianze di tre uomini che hanno picchiato le mogli e che ora sono impegnati in un percorso terapeutico. Un documento di forte attualità che getta luce sulle radici antropologiche del femminicidio