Asiatica: focus sull’indonesia con il presidente dell’Inter Erick Thohir

Il magnate dei media e dello sport è il produttore di Soekarno, lungometraggio sul primo presidente dell’Indonesia indipendente, che aprirà il 27 settembre a Roma gli Incontri con Il Cinema Asiatico


Il presidente della squadra di calcio dell’Inter Erick Thohir, nella veste di produttore cinematografico, e Jhumpa Lahiri, scrittrice americana di origini bengalesi, premio Pulitzer del 2000 – autrice di romanzi quali “L’omonimo” da cui è stato tratto il film Il destino nel nome di Mira Nair e il più recente La moglie – saranno tra gli ospiti di Asiatica – Incontri con Il Cinema Asiatico.
Il festival, diretto dal regista Italo Spinelli e in programma a Roma dal 26 settembre al 4 ottobre in più spazi della città (Macro Museo d’Arte Contemporanea, Teatro Ambra alla Garbatella e Teatro Palladium), presenta oltre 50 opere, quasi tutte inedite, provenienti da Afghanistan, Birmania, Brunei, Cina, Corea del Sud, Filippine, Hong Kong, India, Iran, Libano, Malesia, Mongolia, Singapore, Taiwan e Thailandia.

Soekarno, lungometraggio sul primo presidente dell’Indonesia indipendente, aprirà il 27 settembre alle ore 17, presso il Teatro Palladium, il Focus Indonesia, alla presenza, oltre che del produttore Thohir, del regista Hanung Bramantyo. Il Focus è composto da 16 opere, con ospiti il regista Yosep Anggi Noen, la regista e produttrice Nia Dinata e il produttore e direttore di festival John Badalu. In cartellone anche uno spettacolo realizzato dalla Compagnia di Danza Indonesiana Puspo Budoyo e la mostra Shout! Indonesian Contemporary Art.
Quanto ai lungometraggi, dall’Iran arriva I’m Not Angry di Reza Dormishian – il regista sarà ospite del festival insieme all’attore protagonista Navid Mohammadzadeh – ironico e amaro ritratto che cattura le frustrazioni della nuova generazione a Teheran. A partire dall’attuale crisi sociale politica ed economica dell’Iran, sette documentariste indipendenti – una delle quali, Nahid Rezaei sarà ospite al festival – raccontano le proprie scelte private e professionali, in Profession: Documentarist.

L’India è rappresentata da Before my eyes, dell’attore e regista Rajat Kapoor, ospite del festival, che racconta di Bauji, 55 anni, una vita malinconica ma movimentata in una piccola casa nella vecchia Delhi che condivide con una famiglia estesa, affollata di persone e drammi. Quindi Ice Poison, film di produzione Taiwan e Birmania firmato dal regista Midi Z, ospite del festival, che racconta di un giovane contadino e di suo padre che a malapena sopravvivono con lo scarso raccolto di granturco.
Due i film dalla Mongolia: Remote Control, riflessione poetica sui cambiamenti di quella terra nell’opera prima di Byamba Sakhya e The 7th Flavour di Feng Yaping, storia di un dottore esperto in medicina tradizionale mongola, isolato per anni nelle steppe fino all’arrivo di un allievo e di una misteriosa paziente interpretata dall’affascinante attrice Wulanqiqige, che sarà ospite del festival.

Tra i documentari in concorso, Playing with Fire, dalla regista greca Anneta Papathanassiou, una storia sulla realtà teatrale dell’Afghanistan concentrata su un gruppo di giovani ragazze che hanno il coraggio di cimentarsi nella recitazione al costo della vita. In programma anche il documentario indiano-norvegese Light Fly Fly High, delle registe Susan Østigaard e Beathe Hofseth che racconta di Thulasi, giovane ragazza indiana che lotta per il diritto ad essere indipendente. Di grande interesse anche il documentario franco-libanese Home Sweet Home, della regista e artista Nadine Naous.
Asiatica presenta inoltre, l’anteprima italiana di Appeal ¥15,220,910.50 diretto da Ai Weiwei, famoso artista, architetto,fotografo e cineasta cinese. Il documentario racconta le vicende dell’artista: dal suo arresto nel marzo 2011 fino al rilascio nell’estate 2013.
La regista indonesiana Nia Dinata presenta in sala Ikal Mayang: Unspoken Truths, film collettivo di sei cortometraggi diretti da registe donne e proiettato in occasione delle celebrazioni dell’8 marzo 2014.
A chiudere, Run For Your Life, film pakistano di Meenu Gaur e Farjad Nabi, che ha partecipato alla selezione per il Premio Oscar al Miglior Film straniero nel 2014, la storia di tre uomini che cercano di fuggire dalla vita quotidiana.

autore
23 Settembre 2014

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