Arthur Christmas: ecco il Babbo Natale del futuro


Come diavolo farà mai Babbo Natale a consegnare in una sola notte i regali ai bambini di tutto il mondo? Possibile che non si sbagli mai e che non dimentichi mai nessuno? Certo ognuno di noi, da bambino, deve essersi posto questo genere di domande. A fornire una divertente risposta ci pensa Arthur Christmas – Il figlio di Babbo Natale, film d’animazione prodotto dalla inglese Aardman Animations, i creatori di Galline in fuga e Wallace & Gromit, vincitori di ben tre Oscar, per la prima volta in collaborazione con Sony Pictures Animation. In sala arriverà giusto in tempo per le feste, il 23 dicembre.

Secondo la pellicola, la consegna delle strenne è, per la numerosa famiglia Natale, un’autentica operazione militare, tecnologicamente avanzatissima con il supporto di più di un milione di elfi, di una super-slitta e di un vasto centro di controllo, molto simile a una base della NASA, situato sotto i ghiacci del Polo Nord. Ma neanche i mezzi più sofisticati sono esenti da inconvenienti, e mentre Babbo Natale e il suo efficiente figlio Steve considerano la mancata consegna di un pacco un accettabile margine d’errore, così non è per il pargolo minore Arthur, potenziale ‘erede’ allo scettro, eccentrico, geniale e appassionato al suo lavoro. Pur di consegnare entro l’alba il dono disperso di una bimba, Arthur mette su una missione sgangherata e comica, che riunisce tutta la famiglia e infine mette perfino in salvo il futuro stesso della festività.

Sul canovaccio semplice e comprensibile per tutti – al di là dell’età o del credo religioso – si innestano così gustosi elementi di modernità, come l’uso di GPS e Google Maps per localizzare i destinatari delle consegne o un’astronave piena di elfi-kamikaze che usano tecniche di combattimento SWAT per riuscire a portare a termine la loro difficile missione nei tempi prestabiliti. Interessante anche lo stile di disegno, che pur facendo uso di computer graphic mantiene una certa continuità con quanto fatto in precedenza da Aardman con pupazzi di plastilina e animazione a passo uno.

Diretto da Sarah Smith e doppiato, nella versione originale, da ugole note come quelle di James McAvoy, Hugh Laurie, Jim Broadbent e Bill Nighy, il film sarà distribuito, è quasi scontato specificarlo, anche in 3D. Si pensava di realizzarlo dal 2007, quando ancora il progetto era noto con il nome di Operation Rudolph. Aardman e Sony hanno trascorso diciotto mesi in fase di pre-produzione per decidere la storia e il design dei personaggi, e altri diciotto ce ne sono voluti la fase di produzione negli studi della Sony a Culver City.
In Gran Bretagna è uscito a novembre, incassando immediatamente due milioni e mezzo di sterline, al secondo posto, risalendo poi fino al top della classifica alla quarta settimana e portando infine a casa un totale di oltre 11 milioni, mentre in USA si è attestato sui due milioni di dollari, uscendo nel week-end del Thanksgiving.

Dal film è stato tratto un videogioco per sistemi operativi iOS – quelli su cui si basano iPhone e iPad – e Android, intitolato Arthur Christmas: Elf Run, mentre negli Stati Uniti è già schedulata l’uscita del DVD e del Blu-Ray, previsti per il Natale del prossimo anno.

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14 Dicembre 2011

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