Arriva Sgarbi. E si chiude sul G8

Vigilia di premi al festival di Locarno. E per il gran finale è arrivato anche Vittorio Sgarbi. Tanto che qualcuno ha pensato che fosse qui per “controllare” i controversi filmati sul G8, che il festival proietterà domattina. Il video-diario collettivo delle giornate genovesi (per saperne di più leggi l’intervista di tamtam a Gabriele Salvatores) ha suscitato non poche ansie nella compagine di governo e addirittura un’interrogazione di un consigliere della Regione Liguria, preoccupato di eventuali danni all’immagine della Regione. “Un’uscita che si commenta da sola – ha detto la direttrice – forse si pensa che io voglia danneggiare Bordighera, Varazze e magari anche Santa Margherita…”.
In realtà le immagini che saranno proiettate al festival, raccolte da cineasti di varie nazionalità, rientrano nella forte linea locarnese di valorizzazione del digitale. “Sono frammenti molto meno cruenti di quelli visti nei tg: non ci sono morti, anche se non mancano momenti di tensione e scontri tra polizia e manifestanti. Ma i videomaker hanno voluto soprattutto mostrare cosa avrebbe potuto essere la manifestazione genovese, un momento anche molto gioioso, come il gay pride”, dice Bignardi.
Quanto a Sgarbi: “l’avevamo invitato da tempo e quando gli ho spiegato che, tra le altre cose, avrebbe visto anche questi filmati, si è detto interessato. Non mi pareva per niente preoccupato”.