Dal 4 al 10 novembre al Teatro Palladium di Roma si svolge Arcipelago-Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini (ingresso gratuito) che ospita la personale “I Manetti Bros. e il cinema de/genere” che propone tra l’altro Scums, una web series autoprodotta alla fine degli anni ’90, assieme ad un’altra rarità, la mitica PlanetInvasion.Com, mai pubblicata sul Web, e il recente documentario Palermo Pride.
Tra i titoli in programma, il recente e fortunato Song ’e Napule, un inedito corto giovanile (Nido verde, 1988, di Antonio Manetti), una selezione tratta dai loro più di cento videoclip (per i Tiromancino, Assalti Frontali, Alex Britti, Piotta, i Flaminio Maphia, Mietta) e naturalmente i lungometraggi: Zora la vampira, Torino Boys, Paura, Piano 17, Cavie e L’arrivo di Wang, e più indietro fino al film collettivo DeGenerazione (è loro l’episodio Consegna a domicilio).
Proprio in occasione della proiezione di questo film cult incontreranno il pubblico sabato 7 novembre, alle 20:00, fiancheggiati e “stuzzicati” da Marco Giusti, da Ernesto Assante e da Giorgio Gosetti.
Oltre a ConCorto, la competizione riservata ai cortometraggi italiani (tra cui Venerdì del “veterano” Tonino Zangardi, La guerra dei matti del 17enne Luigi Fedele, già giovane attore per Virzì e Celestini, il documentario sperimentale di Fabio Palmieri Irregulars), il programma di Arcipelago presenta il concorso dedicato alle serie web internazionali e la competizione internazionale The Short Planet, con due titoli italiani: lo sguardo sulla Shoah del vincitore del Nastro d’Argento Sonderkommando di Nicola Ragone e Ore 12 di Toni D’Angelo, sorta di Giulietta e Romeo contemporaneo e iperrealista.
In ricordo di Pier Paolo Pasolini il festival romano presenta – in collaborazione con il Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna – alcuni lavori realizzati da registi stranieri dedicati a uno dei più grandi intellettuali italiani del nostro tempo. Lo celebrerà anche con i 9 video del concorso Comizi d’amore 2.0, rivisitazione dell’omonima indagine sugli italiani e il sesso che Pasolini firmò nei primi anni ’60. In collaborazione con la rassegna “cugina”, organizzata dall’ANAC, Pier Paolo oggi, Pasolini domani, Arcipelago proporrà anche il docu-fiction di Enzo De Camillis Un intellettuale in borgata (2014), con Leo Gullotta.
Nell’omaggio Welles e Fassbinder, la solitudine dei numeri uno, il festival proporrà – in anteprima italiana – la versione appena rimasterizzata in HD dal British Film Institute degli unici 6 episodi che compongono la rara serie televisiva inglese Around the World with Orson Welles (1955), nei quali il regista americano racconta, con scanzonata ironia Parigi, Vienna, Londra, Madrid e i Paesi Baschi; mentre sul prolifico autore tedesco sarà proiettato il ritratto firmato dal critico danese, e amico personale di RWF, Christian Braad Thomsen Fassbinder-To Love without Demands, presentato con successo all’ultima Berlinale.
Tra gli eventi speciali, Arcipelago proporrà inoltre (altra anteprima italiana) All You Need Is Love – 40 anni di educazione sessuale nel Cinema Britannico, una selezione di titoli tratti dalla raccolta The Birds and the Bees, curata dal British Film Institute: un’eterogenea collezione di documentari brevi, cortometraggi di fiction e di animazione, realizzati tra il 1931 e il 1971.
Di arte urbana, dalle sue origini a oggi, si occupa invece “Street (He)art-Anche i muri raccontano storie…”, che proporrà, tra gli altri film Sanba di Valentina Belli, reduce dall’ultimo Festival di Taormina, e il documentario sulla “scena napoletana” Street Heart di Tommaso Battimiello. Nella sezione A distanza ravvicinata troviamo Station to Station dell’artista americano Doug Aitken (con nomi del calibro di Patti Smith, Beck, Jackson Browne, Giorgio Moroder e molti altri musicisti e artisti), Il nostro ultimo di Ludovico Di Martino, Bangland di Lorenzo Berghella, Visitors di Godfrey Reggio.
Anteprima la sera del 6 novembre anche per il nuovo documentario di Costanza Quatriglio 87 Ore, un film “scandaloso”, per la portata civile, etica e giuridica della dolorosa vicenda di violazione dei più elementari diritti umani che racconta, oltre che per il suo audace linguaggio visivo. In cartellone anche Terra, opera visivamente uggestiva e ardita firmata da Marco De Angelis e Antonio Di Trapani .
Concludono il programma del festival il tradizionale spazio autogestito dal DAMS dell’Università Roma Tre con una selezione di 8 cortometraggi, e l’evento dedicato ai videogame FilmWare 2015- Reality Reboot. Quando i videogame incontrano la realtà, curato da Ilaria Ravarino.
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