Archivio Luce e Rai Teche raccontano i primi 20 anni della Mostra di Venezia

In onda il 18 agosto, su Rai Storia, il documentario che utilizza i giornali Luce degli anni '30 e '40, 'La Settimana Incom' e 'Mondo Libero' del dopoguerra e i 'girati' conservati nell'archivio Luce


Venezia Lido, 6 agosto 1932, ore 21.15: si accende un proiettore sulla terrazza a mare del Grand Hotel Excelsior. Un pubblico elegante e facoltoso segue il lungometraggio americano Doctor Jekyll and Mister Hyde, di Rouben Mamoulian. Dalla nascita dell’Esposizione Internazionale d’arte Cinematografica parte il documentario La Rai e l’Istituto Luce raccontano la Mostra del Cinema di Venezia, 1932-1953, di Giuseppe Giannotti, Enrico Salvatori, Davide Savelli – coprodotto da Rai Cultura e Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Teche e Archivio Storico Luce – in onda domani 18 agosto, alle 22.30, su Rai Storia.

La Mostra è il risultato dell’incontro di tre personalità: Giuseppe Volpi di Misurata, presidente della Biennale e figura di primo piano dell’industria italiana; Antonio Maraini, segretario della Biennale e uomo d’arte; Luciano De Feo, presidente dell’Istituto Internazionale per la Cinematografia Educativa, che riesce a portare al Lido majors americane e cinematografie europee.
Una selezione di immagini recuperate dalle pellicole originali conservate negli archivi Luce e Rai, valorizzate da un procedimento di “telecinema” in formato HD, documenta le vicende storiche della Mostra: la nascita “internazionale”, le influenze del regime fascista dopo la proclamazione dell’impero, lo scoppio della Seconda guerra mondiale, proprio il giorno della chiusura dell’edizione del 1939, le tre mostre di guerra, Venezia “Cinecittà” della Repubblica di Salò, il ritorno della pace e della democrazia con il rilancio nel ’46, fino al clamoroso ex-aequo di sei leoni d’argento alla quattordicesima Mostra del ’53.

In particolare sono stati utilizzati i giornali Luce degli anni ’30 e ’40, il notiziario “Nuova Luce” del ’46, “La Settimana Incom” e “Mondo Libero” del dopoguerra, i documentari e i “girati” conservati nell’archivio dell’Istituto Luce.
E ancora, dal patrimonio delle Teche Rai, i primi servizi del Telegiornale sperimentale del ’52-’53, le interviste radiofoniche di Lello Bersani, le pagine del Radiocorriere, e infine, interviste e testimonianze estratte degli anni ’70 e ’80 su quei primi ventun’anni.

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17 Agosto 2015

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