Il documentario Thank You for the Rain (Norvegia/Regno Unito, 2017) della regista norvegese Julia Dahr sulla straordinaria storia di un agricoltore “keniota” che combatte quotidianamente contro i violenti episodi climatici che si abbattono suo villaggio africano sarà presentato in occasione della seconda giornata della 3/a edizione di Aqua Film Festival, venerdì 8 giugno, alle ore 21.00, presso il cinema Caravaggio (via Paisiello, 24). Il documentario sarà introdotto dalla giornalista Anna Maria Pasetti. Il festival è diretto e ideato da Eleonora Vallone. Il documentario racconta la vita di Kisilu, contadino che dopo aver perso tutto in seguito a una devastante tempesta, ha deciso di creare un movimento con la comunità locale per affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici sul territorio. La sua voce è arrivata fino all’ONU e la sua testimonianza al COP 21 di Parigi.
Tra gli appuntamenti da non perdere, alle ore 15.00, la proiezione dei cortometraggi del concorso internazionale. Tra i titoli che saranno proiettati: Negra Soy di Laura Bermúde, ritratto della più antica comunità Garifuna di Punta Gorda, in Honduras; Acquasanta di Mauro Maugeri, sul rito popolare di Santa Maria la Scala, la festa della Madonna in Sicilia; e ancora, Grands Vents di Nicolas Bellaiche, un uomo sul bordo di una scogliera sente il grido di una donna, la salverà?; mentre in Rios – El Naya il regista Elder Manuel Tobar racconta del conflitto armato che la Colombia ha vissuto negli ultimi 40 anni. Il programma prosegue poi con Mon Péere le poisson di Britta Potthoff e Adrien Pavie, dove un bambino si convince che il padre è un pesce da portare in salvo; Kozmak di Alireza Salmanpour, racconta del capitano Ali che vive nella sua barca nonostante il mare prosciugato; la prima dura esperienza che un bambino deve compiere per poter raggiungere la scuola in Seneye di Hasan Gunduz; Salir del agua di Isabel Casanova, storia d’amore tra due ragazze adolescenti; e a chiudere, la scoperta del reticolo di fiumi che hanno segnato la storia della città di Brescia in Serenissima Brescia di Nicola Lucini.
Alle 18.00 saranno invece protagonisti i cortini del concorso ufficiale con la proiezione di We are (Water) di Giovanna Senatore, un’animazione sul mare come luogo di quelle memorie che gli umani provano a dimenticare; due lombrichi sono i protagonisti di un’altra animazione, Suspicious Reflection di Paolo Conti; Er nasone di Claudio Fratticci è invece un omaggio a uno dei simboli della città di Roma, le fontanelle di acqua potabile; in Sea di Sabrina Zerkowitz una barchetta di carta atterra su un’imbarcazione animando le vite delle passeggeri; mentre in Elemento di Nina Paola Marin Diaz uomo e acqua coincidono in un unico elemento; Chao Pescao di Andrés Forero Serna, che racconta la storia di un pesce che raggiunta l’età adulta deve lasciare la famiglia per seguire il proprio destino.
Inoltre in concorso la prima nazionale del cortometraggio documentario Pianosa – Prison Island di Letizia Lianza, girato sull’omonima isola dell’Arcipelago Toscano, racconta la storia di due detenuti e di come hanno vissuto l’esperienza prima in un carcere “sulla terra ferma” e poi in quello di Pianosa (dove i detenuti arrivavano sempre a fine pena). E’ una narrazione emozionale per parlare di un tema ampio e complesso come quello della rieducazione di personalità problematiche o deviate. Attraverso le testimonianze di due detenuti, in un luogo dove la natura padroneggia libera e rigogliosa, il focus va sull’immenso potere balsamico dell’acqua, sulla capacità lenitiva della bellezza che senza sforzo sa ricondurre l’uomo verso l’equilibrio, l’armonia e la pace.
A seguire, dalle 18.30 alle 19.30 spazio al panel tenuto dal criminologo e scrittore Ruben Sharif De Luca dal titolo: “Acqua Gialla & Nera: la forma dell’acqua nel cinema poliziesco”. Un viaggio nella storia della settima arte, per esplorare le mille forme dell’acqua nel cinema “giallo” e “nero”, con un’analisi particolareggiata dei capolavori di Alfred Hitchcock.
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